Il generale russo Sergei Surovikin è stato rimosso dal comando dell’aeronautica
È uno dei più importanti capi dell'esercito e non si vedeva in pubblico dalla rivolta del gruppo Wagner, a cui si ritiene fosse molto vicino
Martedì Sergei Surovikin, comandante delle Forze aerospaziali russe, è stato rimosso dal suo incarico. Lo ha scritto RIA Novosti, una delle principali agenzie di stampa russe, citando fonti a conoscenza dei fatti, confermando quanto nelle ore precedenti aveva anticipato anche il sito di news RBC. Surovikin, uno dei più importanti generali russi, ex capo delle operazioni militari in Ucraina, non si vede in pubblico da mesi: numerose fonti giornalistiche mai confermate ufficialmente hanno scritto che il generale era a conoscenza dei piani di rivolta del gruppo Wagner a fine giugno, e che forse li ha anche appoggiati.
Surovikin sarebbe stato rimosso con un decreto presidenziale, il cui testo al momento però non è stato pubblicato. RIA Novosti è un’agenzia di stampa che dipende dal governo russo, e quindi la notizia della rimozione di Surovikin può essere considerata affidabile anche in mancanza del testo del decreto. Al posto di Surovikin è stato nominato comandante ad interim dell’aeronautica militare il generale Viktor Afzalov, attualmente capo di stato maggiore dell’aeronautica.
Surovikin ha 56 anni ed è uno dei comandanti più importanti dell’esercito russo. Dal 2017 è a capo delle Forze aerospaziali dell’esercito (la divisione che comprende l’aeronautica militare, le forze spaziali e le forze di difesa aerospaziale). Tra ottobre del 2022 e gennaio del 2023 aveva anche coordinato le operazioni militari dell’esercito russo in Ucraina, per poi venire sostituito da Valery Gerasimov, il capo di stato maggiore dell’esercito. Non si vede in pubblico dal giorno della rivolta del gruppo di mercenari Wagner e le autorità russe avevano giustificato la sua assenza con formulazioni molto vaghe, sostenendo che fosse in vacanza e che stesse «riposando».
In realtà la tesi più accreditata nelle ultime settimane è che Surovikin fosse stato arrestato per i suoi stretti legami con Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner. L’ultima volta che Surovikin è stato visto in pubblico era stata proprio durante l’avanzata dei mercenari di Wagner verso Mosca, in un video in cui esortava i membri del gruppo a fermare la propria azione.
Pochi giorni dopo la rivolta, però, alcuni funzionari statunitensi informati dalla propria intelligence avevano detto al New York Times di avere buone ragioni per ritenere che Surovikin fosse stato a conoscenza dei piani di rivolta di Wagner e che non avesse fatto nulla per fermarli. Nel corso di questo anno e mezzo di guerra in Ucraina le previsioni e le indiscrezioni dell’intelligence statunitense si sono spesso rivelate molto affidabili.
Inoltre a metà luglio il Wall Street Journal aveva scritto, citando fonti anonime a conoscenza dei fatti, che Surovikin e altri comandanti dell’esercito russo sarebbero stati arrestati per il loro coinvolgimento nella fallita rivolta. Secondo il Wall Street Journal, oltre a Surovikin sarebbero stati arrestati anche il suo vice, Andrey Yudin, e il vice comandante dell’intelligence militare russa, Vladimir Alexeyev, che però sarebbero stati successivamente liberati e tenuti sotto osservazione. Sarebbe stato arrestato anche Mikhail Mizintsev, ex viceministro della Difesa che ad aprile aveva aderito al gruppo Wagner.