La Serie B è iniziata ma le mancano due squadre
Lecco e Reggina non sanno ancora se giocheranno: mentre aspettano una sentenza definitiva si allenano, senza sapere per cosa
Il campionato di calcio di Serie B è iniziato lo scorso fine settimana con due squadre in meno rispetto alle venti previste: la Reggina, settima classificata nell’ultima stagione ma poi esclusa per inadempienze fiscali, e il Lecco, promossa come vincitrice dei playoff di Serie C che però non può ancora giocare per questioni legate al suo stadio.
Queste due squadre sapranno con certezza se e dove giocheranno in questa stagione soltanto il 29 agosto, data in cui i loro casi verranno valutati dal Consiglio di Stato, l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa. È una situazione piuttosto assurda per un campionato professionistico che da tempo sta lavorando per darsi un’immagine più moderna e attraente, eppure durerà per almeno un’altra settimana: nel frattempo si giocherà un’altra giornata e ci saranno altre partite da recuperare.
Se nel peggiore dei casi dovessero essere escluse entrambe, il loro posto in Serie B dovrà essere assegnato ad altre due squadre, ossia Brescia e Perugia, le migliori tra le quattro retrocesse in Serie C la scorsa stagione. Questa situazione coinvolge quindi quattro squadre di due campionati diversi, che in questi giorni si stanno allenando senza sapere esattamente per cosa. Qualunque sia l’esito finale dovranno adeguare le loro rose al campionato a cui si potranno iscrivere fuori tempo massimo, con le avversarie già al completo e pochi giocatori rimasti disponibili per rinforzarsi. In ogni caso la loro stagione sarà molto complicata.
A giugno il Lecco era stato promosso in Serie B dopo cinquant’anni. Una volta ottenuta la promozione la sua dirigenza aveva avuto poche ore di tempo per trovare uno stadio in cui giocare. Quello di Lecco infatti non era a norma ed era anche troppo piccolo: le regole del campionato di Serie B impongono un minimo di 5.500 posti per gli spettatori, mentre il Rigamonti Ceppi ne ha meno di 5mila. Il club aveva trovato faticosamente una soluzione, anche se fuori tempo massimo, indicando lo stadio Euganeo di Padova — distante oltre 220 chilometri ma apparentemente l’unico disponibile — come sede delle sue partite casalinghe. Anche per la concessione dello stadio di Padova, tuttavia, mancavano alcune autorizzazioni: per questo motivo la società non ha potuto presentare una domanda d’iscrizione completa alla Serie B nei tempi previsti, e questo ne ha complicato la posizione.
La Reggina invece era già stata penalizzata di 5 punti lo scorso campionato per inadempienze fiscali. A fine stagione la società aveva però comunicato di aver presentato tutti i documenti richiesti per l’iscrizione entro la scadenza del 20 giugno, dopo aver aver dichiarato risanati i suoi bilanci grazie a una sentenza del tribunale di Reggio Calabria, a cui si era rivolta per far approvare il piano di risanamento. Nel frattempo il presidente e il consiglio di amministrazione si sono dimessi, la proprietà ha messo in vendita la squadra e l’allenatore Filippo Inzaghi ha lasciato l’incarico.
A metà luglio il Collegio di garanzia del CONI, che è l’ultimo grado della giustizia sportiva, si era espresso escludendo Lecco e Reggina dal campionato di Serie B e riammettendo al loro posto Brescia e Perugia. Lecco e Reggina si erano però rivolte alla giustizia ordinaria, presentando ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR), che ai primi di agosto aveva accolto quello presentato dal Lecco e respinto quello della Reggina. Nel frattempo il presidente della Serie B, Mauro Balata, aveva chiarito che il campionato non avrebbe aspettato l’esito dei ricorsi: «Il calendario parte come previsto, lo abbiamo stabilito noi. Spostare le date sarebbe stato un problema», aveva detto.
La posizione del Lecco è stata quindi congelata: la squadra lombarda compare nella classifica ufficiale della Serie B ma non può ancora giocare. In questi giorni sta disputando delle amichevoli di preparazione e sta anche completando la rosa con l’acquisto di giocatori, dato che è piuttosto sicura di essere ammessa definitivamente. Il posto lasciato dalla Reggina è invece indicato con una “X” e a Reggio Calabria non c’è molto ottimismo. Per le composizioni ufficiali dei campionati di Serie B e Serie C (quest’ultimo inizierà il 3 settembre) si dovrà aspettare il pronunciamento del Consiglio di Stato.
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