In Canada il blocco delle notizie su Facebook continua nonostante i grandi incendi
Secondo il primo ministro Justin Trudeau l'azienda starebbe anteponendo i profitti alla sicurezza delle persone
Negli ultimi giorni in Canada sono in corso due grandi incendi boschivi, uno nella provincia della Columbia Britannica, intorno alla città di West Kelowna, e nel sud-ovest del paese, e uno nei Territori del Nord-Ovest, vicino alla città di Yellowknife. Nel primo caso è stata ordinata l’evacuazione di circa 15mila persone, e a Yellowknife di 22mila persone.
Secondo le autorità canadesi le operazioni di soccorso degli abitanti delle zone colpite dagli incendi sarebbero state rallentate dal fatto che dal primo agosto in tutto il paese su Facebook e Instagram è bloccato l’accesso ai link che contengono articoli giornalistici. Questo, secondo le autorità locali, avrebbe impedito di informare correttamente e con rapidità le persone sugli sviluppi degli incendi e sulle operazioni di spegnimento.
Meta, la società che possiede Facebook e Instagram, aveva deciso per il blocco a fine giugno, in risposta all’approvazione di una legge che obbligherà le grandi aziende tecnologiche a pagare le testate per poter pubblicare i loro contenuti. La legge, chiamata Online News Act, era stata approvata dal Senato canadese il 22 giugno ed entrerà in vigore nelle prossime settimane.
Secondo il governo federale canadese la legge sulle notizie online servirà a rendere più equo il mercato digitale e a consentire alle organizzazioni giornalistiche di ricavare compensi dalla diffusione delle proprie notizie. Secondo una stima fatta da un’agenzia governativa canadese che si occupa di bilancio, la legge permetterà alle organizzazioni giornalistiche di guadagnare fino a 329 milioni di dollari canadesi all’anno (circa 224 milioni di euro).
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha duramente criticato la decisione di Meta di non interrompere il blocco nemmeno ora che c’è un’emergenza nel paese. «Facebook sta anteponendo i profitti aziendali alla sicurezza delle persone», ha detto Trudeau durante una conferenza stampa, in cui ha definito il comportamento di Meta «inconcepibile». «È giunto il momento di aspettarci di più da aziende come Facebook che guadagnano miliardi di dollari dai canadesi».
Diverse persone che negli scorsi giorni sono state evacuate hanno raccontato che l’impossibilità di pubblicare notizie su Facebook e Instagram ha impedito loro di condividere informazioni potenzialmente fondamentali con i proprio contatti, come per esempio conferenze stampa dei funzionari locali, o articoli con gli aggiornamenti sull’evacuazione.
Un portavoce di Meta ha risposto ribadendo l’intenzione dell’azienda di opporsi all’Online News Act con il blocco della condivisione delle notizie, e ha detto che comunque sia su Facebook che su Instagram gli account delle agenzie governative e dei servizi di emergenza continuano a poter diffondere regolarmente informazioni sugli incendi (anche se non link a siti di news). Ha detto anche che nelle zone colpite è stato attivato il servizio “Safety Check (Stai bene?)”, che in caso di situazioni di crisi permette agli utenti di far sapere ad amici e parenti che stanno bene. Il servizio negli ultimi giorni è stato usato da più di 45mila persone, secondo Meta.
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