La società di chip Arm si quoterà in borsa con la più grande operazione del mercato statunitense da quasi due anni
Arm Holdings, una delle più importanti società che progettano chip al mondo, si quoterà in borsa a Wall Street con quella che gli analisti immaginano che sarà l’operazione più grande dopo quasi due anni di crisi del settore tecnologico negli Stati Uniti. Ancora non si sa quanto varrà la quotazione (che solitamente è una quota del valore complessivo dell’azienda), ma l’azienda ha di per sé un valore di mercato molto alto, circa 64 miliardi di dollari. L’ultima operazione che ha coinvolto un’azienda di queste dimensione è del novembre del 2021, quando si quotò Rivian, l’azienda statunitense che produce macchine elettriche e che allora valeva 70 miliardi di dollari.
Arm Holdings è un’azienda importantissima per il settore tecnologico mondiale. È nata nel Regno Unito nel 1990 e dal suo lavoro oggi dipende la gran parte dei microchip montati sugli smartphone, sui tablet e su altri oggetti smart, come i televisori di nuova generazione. È di proprietà del gruppo finanziario giapponese SoftBank, che due anni fa aveva provato a venderla a Nvidia, altra grande società produttrice di microchip: l’operazione era poi stata bloccata dalle autorità per la concorrenza di Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito, perché l’unione di due aziende così importanti del settore avrebbe potuto portare squilibri nel mercato mondiale dei microchip e semiconduttori.
Negli ultimi anni, con la diffusione degli smartphone e degli altri apparecchi smart, la rilevanza di Arm è cresciuta notevolmente. La sua tecnologia è sempre stata quella predominante nel settore “mobile”, ma recentemente ha acquisito sempre più importanza anche nel settore dei computer, soprattutto da quando Apple ha scelto la sua tecnologia abbandonando quella storica della concorrente di Arm, Intel.