Le canzoni dei film di Nanni Moretti
Una raccolta di quelle che hanno contribuito a rendere memorabili i suoi film, oggi che compie 70 anni
I film di Nanni Moretti, che oggi compie settant’anni, sono entrati nella memoria collettiva per via delle tante battute che vengono ancora oggi citate nei contesti più diversi e che spesso sono ancora adattissime a descrivere e commentare situazioni politiche o di vita quotidiana, oppure per le diverse scene memorabili che hanno fatto la storia del cinema italiano. Ma un elemento che ha reso così amato e ricordato il cinema di Moretti sono senz’altro le canzoni, che il regista ha sempre usato con grande originalità e incisività, scegliendole spesso tra i classici della musica leggera italiana ma anche tra quelli della musica colta, folk o jazz internazionale.
Molto spesso le canzoni della colonna sonora dei film di Moretti sono diegetiche, cioè provengono da fonti sonore dentro al film: i personaggi ci interagiscono attivamente, cantandole in prima persona. Ma ci sono anche canzoni extradiegetiche, cioè di sottofondo. Diversi film hanno colonne sonore originali, ma quasi tutti contengono anche almeno una canzone edita, che accompagna un momento particolarmente importante o emozionante, e queste scene sono diventate tra le più ricordate della filmografia del regista. Le più celebri sono quelle di Franco Battiato, autore che Moretti ha incluso più volte nelle sue colonne sonore, l’ultima delle quali in Il sol dell’avvenire, uscito nel 2023.
La prima volta che Moretti usò una canzone di Battiato risale al 1984, quando nel film Bianca scelse “Scalo a Grado” per accompagnare una scena in cui il protagonista Michele Apicella, professore di matematica nevrotico, osserva malinconico e rassegnato le coppie che amoreggiano e si baciano in spiaggia.
In un’altra scena importante, quella in cui Apicella è in un bar a tormentarsi e a preparare una confessione che concluderà il film, da un jukebox si sente “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli, il cui testo fu scritto da Paolo Conte.
L’anno dopo uscì La messa è finita, in cui Moretti interpreta il prete don Giulio, che tornato a Roma dopo anni da missionario ritrova una situazione che lo angoscia, in cui amici e familiari non corrispondono più a quello che ricordava e alle sue aspettative. In una scena risolutiva, la sorella gli legge una lettera con cui il padre confessa di essersi innamorato di una ragazza più giovane e spiega la decisione di separarsi dalla madre. Don Giulio, che non vuole ascoltarla, alza il volume della radio che trasmette “Sei bellissima” di Loredana Bertè, per coprire i passaggi che lo disturbano di più.
Sempre in La messa è finita, in una scena in un bar c’è un’altra canzone di Battiato, “I treni di Tozeur”, cantata insieme ad Alice e presentata l’anno precedente all’Eurofestival.
Nella scena finale del film, invece, la canzone “Ritornerai” di Bruno Lauzi accompagna l’annuncio con cui don Giulio dice di voler tornare in missione, stavolta in Patagonia, e ritrova apparentemente la serenità vedendo i suoi parrocchiani iniziare a ballare al termine della messa.
Il film successivo di Moretti fu Palombella rossa, sulla crisi del Partito Comunista alla fine della Guerra fredda. All’inizio del film il protagonista, sempre Michele Apicella, funzionario di partito, canta “E ti vengo a cercare” di Battiato mentre è in auto; ma la canzone compare di nuovo dopo in un momento in cui Apicella, durante un programma televisivo di confronto politico, è in grande difficoltà e comincia a cantarla deviando dalle frasi di rito che stava ripetendo senza convinzione.
Moretti usò spesso anche grandi successi pop e rock internazionali. Sempre in Palombella Rossa, durante la partita di pallanuoto al centro del film, si sente “I’m on Fire” di Bruce Springsteen, che sembra una semplice colonna sonora ma in realtà viene cantata dal personaggio interpretato da Silvio Orlando.
Caro Diario, il film successivo, è diviso in tre episodi. Quello che contiene più musica è il primo, “In Vespa”, in cui Moretti gira d’estate per diversi quartieri di Roma deserti, per l’appunto in Vespa. Mentre è alla Garbatella si sente “I’m Your Man” di Leonard Cohen.
Alla fine dell’episodio Moretti decide di andare fino a Ostia a vedere il monumento che c’è dove fu assassinato lo scrittore Pier Paolo Pasolini, e la scena è accompagnata da un estratto del celebre “Köln Concert” del pianista Keith Jarrett, uno dei dischi più venduti della storia del jazz.
Nell’episodio “Isole” invece Moretti fa un giro delle Eolie per vacanza, e mentre è a Lipari in un bar vede alla tv il filmato di un mambo interpretato dall’attrice Silvana Mangano in un film del 1951, Anna, cominciando a sua volta a danzare e cantare. Moretti ha raccontato peraltro che avrebbe voluto un’altra canzone, di un film con Caterina Caselli, ma non ne ottenne i diritti.
Alla fine di Caro Diario, ad accompagnare la riflessione finale del protagonista che si è sottoposto a innumerevoli esami medici per capire di quale misteriosa malattia soffre, c’è “Inevitabilmente” di Fiorella Mannoia.
La Stanza del figlio fu il film drammatico con cui Moretti vinse il festival del cinema di Cannes, e contiene nuovamente “Insieme a te non ci sto più”, che il protagonista canta in auto con la famiglia, che lo asseconda con bonaria presa in giro.
La felicità famigliare di quella scena non dura a lungo, nel film, che racconta come viene affrontato il dolore della morte improvvisa del figlio. La canzone più significativa della colonna sonora è del compositore inglese Brian Eno, ed è contenuta in uno dei suoi dischi immediatamente precedenti alla fase ambient, Before and After Science del 1977. Nel film Moretti compra il disco come regalo a un amico del figlio: la canzone si chiama “By This River”, e si sente di nuovo nella scena finale.
Nel Caimano, il film di Moretti su un regista che vuole girare un film su Silvio Berlusconi, compare invece una delle canzoni d’amore più struggenti di sempre, “The Blower’s Daughter” del cantautore irlandese Damien Rice, che accompagna le immagini della separazione dei protagonisti Silvio Orlando e Margherita Buy.
Habemus Papam, uscito nel 2011, ha la colonna sonora originale di Franco Piersanti, che aveva scritto anche quelle dei film degli anni Settanta e Ottanta. Ma contiene anche una versione di “Todo Cambia” del cantautore cileno Julio Numhauser interpretata dall’argentina Mercedes Sosa.
Nell’ultimo film di Moretti, Il sol dell’avvenire, c’è di nuovo una canzone di Battiato, “Voglio vederti danzare”. Nella scena in cui è presente, gli attori fanno la tradizionale danza dei dervisci, i religiosi musulmani citati nella canzone, che ruotano su se stessi come forma di meditazione. Alla presentazione del film a Cannes, quest’anno, Moretti e gli attori e le attrici del cast hanno ballato allo stesso modo sul red carpet dell’Auditorium Louis Lumière.
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