È morto l’allenatore Carlo Mazzone
Deteneva il record di presenze sulle panchine della Serie A di calcio, aveva 86 anni
Carlo Mazzone, allenatore di calcio che deteneva il record di presenze sulle panchine del campionato di Serie A con 792 partite, è morto sabato a 86 anni. Ricordato con nostalgia e affetto per aver rappresentato una sorta di simbolo del calcio italiano di provincia e di sacrificio, tra gli anni Settanta, Ottanta e Novanta allenò molte squadre, tra cui Roma, Brescia, Cagliari, Lecce e Bologna. Aveva smesso nel 2006, dopo alcuni mesi passati al Livorno.
Il 30 settembre del 2001 fu protagonista di uno dei momenti più memorabili della Serie A di quegli anni, quando dopo il gol del pareggio segnato dal suo Brescia nel derby contro l’Atalanta si mise a correre verso la curva dei tifosi atalantini, insultandoli dopo che questi lo avevano insultato a loro volta nel corso della partita.
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Era nato a Roma – il suo accento romanesco fu uno dei suoi tratti più distintivi – nel 1937 e giocò come difensore, principalmente nell’Ascoli, squadra con cui iniziò la sua carriera da allenatore nel 1969. Poi allenò Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e infine Livorno. Gran parte delle sue stagioni le fece in Serie A, dove raggiunse il suo miglior piazzamento nel 1977 con la Fiorentina, che arrivò terza. Con la Roma ottenne i suoi migliori risultati in tempi più recenti: un settimo posto e due quinti posti alla metà degli anni Novanta.
Tra le altre cose, Mazzone è ricordato per aver fatto giocare per primo Andrea Pirlo come regista davanti alla difesa, arretrandolo da un ruolo più avanzato, quando allenava il Brescia. Tra gli altri allenò anche Roberto Baggio, Francesco Totti, Pep Guardiola, Antonio Conte, Marco Materazzi, Giuseppe Signori e Dario Hubner.