Il nuovo, inaspettato successo di “Suits”

La serie tv sugli avvocati di New York – e con Meghan Markle – è finita da anni, ma da quando è su Netflix negli Stati Uniti è tornata popolarissima

(Netflix)
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Da almeno un mese dai dati di Nielsen, l’azienda che stima con maggiore accuratezza quali serie tv sono state guardate da più persone sulle piattaforme di streaming negli Stati Uniti, si nota una tendenza che, a primo sguardo, ha poco senso. Da quattro settimane in cima alla classifica delle serie più viste tra quelle acquisite – ovvero quelle che non sono state originariamente prodotte per le piattaforme, ma sono passate in televisione prima che i loro diritti fossero venduti per lo streaming – c’è sempre la stessa serie, finita nel 2019 e non particolarmente nota per avere una base di fan sfegatata. Si tratta di Suits, serie andata in onda tra il 2011 e il 2019, che conta 134 episodi da 45 minuti ciascuno.

Suits racconta le vicissitudini di un gruppo di avvocati a New York, e comincia quando Harvey Specter – importante e cinico avvocato di un prestigioso studio legale – decide suo malgrado di aver bisogno di assumere un nuovo giovane associato. Stanco di leggere i curriculum di centinaia di aspiranti avvocati tutti uguali, Specter decide di offrire il posto a Mike Ross, giovane intelligentissimo e dalla memoria prodigiosa, che pur non essendosi mai laureato in legge riesce ad affrontare benissimo anche i casi più complessi. Nel cast c’è anche Meghan Markle, che dopo sei stagioni ha dovuto lasciare il proprio lavoro da attrice e un ruolo che l’aveva resa piuttosto famosa nel settore a causa delle norme imposte dal matrimonio con il principe inglese Harry.

Se in paesi come l’Italia Suits era disponibile nel catalogo di Netflix da tempo, negli Stati Uniti è arrivata soltanto il 19 giugno, e ha ottenuto subito un interesse inaspettato. Nella settimana tra il 17 e il 23 luglio, l’ultima per la quale i dati sono disponibili, Nielsen riporta che gli utenti statunitensi hanno guardato complessivamente 3,88 miliardi di minuti di Suits – più del doppio dei minuti della seconda serie nella classifica, il cartone animato australiano Bluey – infrangendo così il record della serie tv più guardata in una settimana da quando Nielsen ha cominciato a raccogliere questo tipo di dati, nel 2020. La settimana prima ne erano stati guardati 3,67 miliardi di minuti, e anche nelle due settimane ancora precedenti erano stati guardati più di 3 miliardi di minuti di Suits ogni settimana.

«Ci sono molte ragioni per cui la gente si butta in massa su Suits, anche volendo rimuovere dall’equazione il fatto che ci abbia recitato Meghan Markle», ha scritto il giornalista William Hughes su The A.V. Club, un sito specializzato nelle serie tv. «La serie è di per sé ben scritta, recitata in modo affascinante, veloce, e racconta fatti abbastanza pesanti da farti sentire come se stessi effettivamente guardando qualcosa che ne vale la pena, senza lasciare però una scia di sensazioni spiacevoli».

Ciononostante, dice Hughes, rimane molto strano che continui ad avere un successo del genere a quattro anni di distanza dalla messa in onda del suo ultimo episodio, anche perché quando usciva un episodio alla settimana in televisione lo guardavano tra 1 e 4 milioni di persone in media. «Da quando è sbarcato su Netflix e Peacock [un’altra piattaforma di streaming] ha però raggiunto un dominio culturale che in precedenza, negli Stati Uniti, non aveva mai avuto, il che ci dice qualcosa di fondamentale dello spirito con cui gli spettatori si approcciano alle serie in streaming: ovvero con un profondo desiderio di conforto, di immediatezza, oppure semplicemente con la voglia di vedere Gina Torres che fa e dice cose fighissime mentre Patrick J. Adams indossa abiti eleganti».

– Leggi anche: Le serie che non hanno mai avuto una vera fine

Tra le altre cose molto apprezzate dagli spettatori c’è il fatto che Suits è una serie che si è conclusa con un finale piuttosto soddisfacente dopo nove stagioni, e quindi mette a disposizione degli spettatori migliaia di ore da guardare con la consapevolezza che finiranno bene. Una cosa sempre più rara da trovare, dato che le piattaforme di streaming tendono a cancellare sempre più di frequente le proprie serie – anche quelle molto amate – prima che finiscano, e in generale molte serie nuove si concludono in pochi episodi. «Guardare una serie già finita può essere di grande conforto in un panorama mediatico sempre più instabile», scrive Hughes. «Basta guardare il caso di The Office, che da diversi anni si trova costantemente in cima alle classifiche delle serie più guardate su Netflix».

Infine, molte persone potrebbero aver deciso di provare a guardare Suits sulla scia di Succession, serie di culto di HBO finita a maggio. Pur essendo abbastanza diverse per quanto riguarda la trama e soprattutto il tono con cui è presentata, entrambe le serie sono ambientate in uffici chic di New York e mostrano persone ricche, istruite, intelligenti e ben vestite che cercano di fare i propri interessi in un contesto sociale pieno di insidie.

Non si tratta di un fenomeno esclusivamente statunitense: anche in Italia, dove Suits è disponibile su Netflix da tempo, è frequente leggere e sentire persone che raccontano di starlo guardando anche per la terza o quarta volta. Di fronte alla rinnovata attenzione internazionale per la serie, il produttore esecutivo di Suits Gene Klein si è detto «sorpreso» e «molto orgoglioso», e ha affermato che gli piacerebbe molto tornare a lavorare a un reboot o a un sequel della serie, pur ammettendo che al momento non ci sono discussioni serie in corso.