Continuano i problemi della società cinese Evergrande
Il grande gruppo immobiliare ha presentato a New York una richiesta per ristrutturare il proprio debito: era in crisi da tempo ed era ampiamente atteso
Giovedì Evergrande, un enorme gruppo cinese che si occupa di sviluppo immobiliare, ha presentato a un tribunale di New York, negli Stati Uniti, la richiesta di ristrutturare il proprio debito. La società ha fatto ricorso al Chapter 15, una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, che consente a un’azienda straniera in grave crisi di continuare a operare senza che le vengano pignorati i beni, a patto di pagare i creditori statunitensi e avviare un piano di risanamento.
L’azienda è in grossa crisi da tempo, in Cina è già fallita, e la richiesta di ristrutturare il proprio debito era attesa da tempo: serve a risanare i propri debiti all’estero. Inizialmente molti giornali e agenzie di stampa avevano scritto che Evergrande aveva presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, e anche in una prima versione di questo articolo si parlava di fallimento: ma venerdì mattina la società ha diffuso una nota per smentire questa ricostruzione e specificare che il ricorso al Chapter 15 non implica il fallimento.
Evergrande è una delle più grandi società cinesi, e i suoi grossi problemi fanno temere per la tenuta sia del settore immobiliare in Cina, che è in crisi da tempo ma che stava iniziando a riprendersi, sia di tutta l’economia cinese, che negli ultimi mesi sta già attraversando un periodo di notevole rallentamento.
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Evergrande è in grossa crisi da diverso tempo e dal 2021 è la società di sviluppo immobiliare più indebitata al mondo. Dopo essere stata protagonista della grande crescita economica cinese, negli ultimi anni aveva avuto diversi problemi a causa del rallentamento del mercato immobiliare in Cina e delle regolamentazioni più stringenti imposte dal governo per il settore. Nel corso del tempo, inoltre, la dirigenza di Evergrande aveva partecipato a operazioni rischiose, per esempio facendo investimenti ingenti in altri settori come il calcio, le automobili elettriche e l’industria agroalimentare.
Si stima che oggi Evergrande abbia 300 miliardi di dollari di debiti (circa 255 miliardi di euro); a fine luglio la società aveva rivelato di aver perso in totale 80 miliardi di dollari (circa 73 miliardi di euro) negli ultimi due anni.
I problemi di Evergrande potrebbero provocare gravi conseguenze in Cina e non solo. L’azienda infatti ha accumulato centinaia di miliardi di dollari di debiti da banche, privati e istituzioni pubbliche, che rischiano di non vedersi restituiti i soldi, cosa che potrebbe creare un effetto a catena di ulteriori crisi ed eventualmente ulteriori fallimenti. Inoltre molti privati e aziende hanno già pagato per la costruzione di abitazioni e uffici e ora rischiano di vedere i loro progetti non terminati (Evergrande infatti chiedeva sempre pagamenti completi e in anticipo).
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