Il primo segnale di riapertura dei confini della Corea del Nord
È stato un viaggio di una squadra sportiva in Cina, per la prima volta da quando nel 2020 furono interrotti gli spostamenti internazionali
Negli ultimi giorni una delegazione della squadra nazionale di taekwondo della Corea del Nord è uscita dal paese ed è arrivata in Cina: si tratta del primo e più significativo segnale di riapertura da parte del regime di Kim Jong-un dal 2020, quando la Corea del Nord aveva chiuso totalmente i propri confini per evitare la diffusione della pandemia di Covid-19 (cosa poi comunque successa).
È un segnale positivo. Secondo fonti dei servizi segreti sudcoreani, riportate dall’agenzia di stampa Associated Press, la Corea del Nord si starebbe preparando a riaprire gradualmente i confini, spinta soprattutto dalla necessità di risolvere una situazione economica e sociale diventata ormai insostenibile.
Nel corso della pandemia infatti il regime aveva bloccato, tra le altre cose, anche gli scambi commerciali con la Cina, l’unico grande paese che mantiene buoni rapporti con la Corea del Nord: l’interruzione delle importazioni di alimenti, ma anche di carburante e fertilizzanti, aveva provocato una preoccupante scarsità di cibo e messo ancora più in crisi l’economia del paese. Nel corso del 2022 Kim Jong-un aveva anche fatto delle ammissioni pubbliche di debolezza, dichiarazioni del tutto insolite per la Corea del Nord.
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Gli scambi commerciali con la Cina sono stati riattivati a settembre del 2022, ma un reportage della BBC dello scorso giugno ha raccontato che il cibo è ancora scarso, tanto che alcuni cittadini stanno morendo di fame.
Giovedì un’agenzia di viaggi cinese ha scritto sul proprio sito che le autorità della Corea del Nord dovrebbero annunciare una riapertura dei confini «molto presto», senza indicare una data precisa. Inizialmente però i viaggi dovrebbero essere consentiti solo ai cittadini nordcoreani, e non ai visitatori internazionali. Al momento non ci sono conferme o informazioni ufficiali.
Il taekwondo è un’arte marziale di origine sudcoreana. Il gruppo, formato da circa 80 persone tra atleti e membri dello staff, ha lasciato la Corea del Nord in pullman, attraversando il confine fino alla città cinese di Dandong. Tra mercoledì e giovedì la squadra è stata vista nella zona partenze dell’aeroporto internazionale di Pechino, e secondo alcuni media giapponesi e sudcoreani sarebbe diretta ad Astana, capitale del Kazakistan, dove è in corso un’importante competizione internazionale di taekwondo. Un video diffuso dall’agenzia di stampa Associated Press mostra un folto gruppo di persone in attesa ai gate dell’aeroporto: tutte indossano una divisa sportiva bianca su cui si vede la bandiera nordcoreana, e alcuni portano valigie o borsoni.