Al British Museum sono stati danneggiati e rubati alcuni oggetti preziosi
Il museo ha licenziato una persona sospettata di esserne la responsabile e ha iniziato a cercare quello che non si trova più
Il British Museum di Londra è uno dei musei più famosi del mondo. Viene visitato ogni anno da più di sei milioni di persone e la sua collezione contiene oltre 8 milioni di oggetti, alcuni dei quali antichissimi e di valore enorme. Una piccolissima parte di questi – circa 80mila – è esposta al pubblico in maniera permanente, mentre la stragrande maggioranza è conservata in magazzino perché è troppo delicata per essere messa in mostra. Negli ultimi giorni una persona dello staff del museo è stata licenziata perché sospettata di aver rubato, fatto sparire o danneggiato alcuni di questi oggetti. Il museo ha imposto «misure di emergenza» per rafforzare la sicurezza e si è messo al lavoro per provare a recuperare quello che non si trova più.
Il British Museum ha fatto sapere che tra gli oggetti della sua collezione «scomparsi, rubati o danneggiati» ci sono piccoli pezzi d’oro, gioielli e gemme di pietre semipreziose. Non ha precisato quanti siano, ma ha detto che la maggior parte di loro era conservata in una delle moltissime sale usate come deposito all’interno del museo. Gli oggetti in questione risalgono a un periodo compreso tra il 1500 avanti Cristo e l’Ottocento e venivano usati perlopiù per scopi di ricerca e per lo studio accademico. Stando alle informazioni ottenute dall’agenzia di stampa PA Media (prima conosciuta come Press Association), sarebbero stati presi o danneggiati prima del 2023, e per un arco di tempo «significativo».
Il direttore del British Museum, Hartwig Fischer, ha detto che quanto accaduto è un fatto «decisamente insolito» per il museo. George Osborne, il presidente del consiglio di amministrazione, ha aggiunto di aver preso provvedimenti disciplinari contro la persona che si ritiene essere la responsabile, e che sono state avviate indagini indipendenti sia per capire come tutto questo si potesse evitare, sia per fare in modo che non succeda di nuovo. La polizia metropolitana di Londra ha avviato delle indagini, ma per il momento non ha arrestato nessuno. Il museo ha chiarito che intende fare causa alla persona licenziata, di cui non è stato diffuso il nome.
Al momento comunque la priorità assoluta è quella di recuperare gli oggetti che non si trovano più. «Abbiamo rafforzato le misure di sicurezza e stiamo lavorando assieme a un gruppo di collaboratori esterni per compilare una lista definitiva di ciò che risulta scomparso, danneggiato e rubato», ha detto sempre Fischer. Sia il museo che la polizia hanno fatto sapere che non forniranno ulteriori informazioni fintanto che le indagini saranno in corso.
Non è la prima volta che si scopre che dal British Museum manca qualcosa. Negli anni Settanta scomparvero diverse monete e medaglie, mentre nel 1993 vennero rubate alcune monete di epoca romana. Nel 2002 una piccola statua di marmo dell’antica Grecia fu portata via durante l’orario di apertura al pubblico, probabilmente da una persona che stava visitando il museo, e l’anno successivo scomparvero alcuni gioielli cinesi. Nel 2017 invece il museo comunicò di non sapere che fine avesse fatto un anello con diamanti da 750mila sterline che era stato perso in circostanze poco chiare nel 2011.
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