Dal 14 al 17 agosto la circolazione dei treni in gran parte d’Italia sarà ridotta
Ci sono state cancellazioni e i tempi di percorrenza aumenteranno, per via di lavori alle infrastrutture programmati da tempo
Da lunedì 14 a giovedì 17 agosto la circolazione dei treni in gran parte d’Italia sarà ridotta a causa di alcuni lavori di manutenzione alle infrastrutture nei tratti tra Firenze e Roma e tra Bologna e Milano: le società che gestiscono il trasporto ferroviario hanno già annunciato diverse cancellazioni e hanno fatto sapere che i tempi di percorrenza su molte tratte saranno mediamente più lunghi del solito. I disagi riguarderanno sia i treni ad alta velocità che quelli regionali e intercity, e sia Trenitalia che Italo. Per quanto i lavori saranno concentrati su tratti ferroviari limitati, avranno influenza su due dei tragitti principali dell’intera rete, e quindi anche sulla circolazione dei treni in molte altre regioni.
I lavori erano già fissati da tempo e i disagi erano stati segnalati con anticipo. In alcuni casi l’aumento dei tempi di percorrenza non si può considerare propriamente un ritardo, perché era già stato comunicato al momento dell’acquisto dei biglietti. Ma il rallentamento generale del traffico nei quattro giorni di lavori potrebbe comunque causare disagi non preventivati.
Trenitalia ha annunciato che potrebbero esserci modifiche ai percorsi e variazioni d’orario soprattutto sui treni da e verso l’aeroporto romano di Fiumicino: ci sarà anche un servizio di bus sostitutivi per l’aeroporto, ma è stato suggerito a chi deve prendere un aereo di tenere sotto controllo la situazione e muoversi con anticipo. Italo invece farà circolare molti meno treni del solito, e perciò ha messo in vendita anche molti meno biglietti.
Rete ferroviaria italiana (Rfi), la società che gestisce le infrastrutture italiane su cui viaggiano i treni, ha fatto sapere che i lavori sono stati appositamente programmati in un periodo in cui ci si aspetta una diminuzione della domanda di viaggi in treno, soprattutto perché ci sono meno studenti e lavoratori pendolari che si spostano.