L’imprenditore di criptovalute Sam Bankman-Fried andrà in prigione dopo che gli è stata revocata la libertà provvisoria per aver cercato di intimidire dei testimoni
Un tribunale di New York ha revocato all’imprenditore del settore delle criptovalute Sam Bankman-Fried la libertà provvisoria dopo che aveva più volte tentato di intimidire i testimoni che parteciperanno al processo per la bancarotta della sua azienda, FTX. Sam Bankman-Fried era stato arrestato alla fine dell’anno scorso dopo il fallimento di FTX, una delle piattaforme di scambio di criptovalute più grandi del mondo, che aveva fondato nel 2019. È stato accusato di avere usato i soldi depositati dai clienti di FTX per finanziare una sua attività separata (Alameda Research, che si occupa di trading finanziario), per fare generose donazioni politiche e per grossi acquisti immobiliari privati, perdendo in questo modo circa otto miliardi di dollari in investimenti e risparmi di migliaia di persone.
Al momento del suo arresto il tribunale di New York gli aveva concesso la libertà provvisoria in attesa dell’inizio del processo: Bankman-Fried era stato dunque messo agli arresti domiciliari a casa dei suoi genitori. Ma negli scorsi mesi aveva più volte cercato di contattare i testimoni previsti al suo processo: in un caso aveva chiesto a uno di loro di creare una «relazione costruttiva» e di «confrontare le rispettive versioni». Di recente poi aveva consegnato al New York Times alcuni estratti del diario personale di Caroline Ellison, che era a capo di Alameda Research e che per un periodo aveva anche avuto una relazione con Bankman-Fried. Ellison sarà una delle principali testimoni del processo, e secondo i procuratori Bankman-Fried avrebbe fatto pubblicare il suo diario personale con l’intento di intimidirla.