Donald Trump si è dichiarato non colpevole per i nuovi capi d’accusa relativi al caso dei documenti riservati trovati nella sua villa
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è dichiarato non colpevole per i nuovi capi d’accusa relativi al caso federale dei documenti riservati risalenti al suo mandato conservati indebitamente nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida. Trump si era già dichiarato non colpevole per 37 capi d’accusa che riguardano la violazione di sette leggi federali. A quei capi d’accusa a fine luglio se n’erano aggiunti altri tre: secondo la procura, Trump aveva fatto pressioni su Carlos De Oliveira, il gestore della sua villa, affinché facesse cancellare i filmati delle telecamere di sicurezza per cercare di nascondere le prove dei reati di cui era accusato.
Oltre a Trump erano stati incriminati anche De Oliveira, per aver cercato di far cancellare i filmati, e Walt Nauta, stretto collaboratore dell’ex presidente, accusato di aver ostacolato le indagini. Anche Nauta si è dichiarato non colpevole. De Oliveira invece è atteso in tribunale martedì prossimo.
Quello dei documenti ritrovati nella villa di Mar-a-Lago è uno dei due casi federali in cui è incriminato Trump. L’ex presidente è anche accusato di aver tentato di sovvertire il risultato elettorale delle elezioni presidenziali del 2020 attraverso l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, con l’obiettivo di rimanere in carica nonostante la vittoria del candidato Democratico Joe Biden. Trump è inoltre incriminato per un presunto pagamento illegale all’attrice di film porno Stormy Daniels e si pensa che una quarta incriminazione sulle presunte interferenze nel risultato delle elezioni presidenziali nello stato della Georgia possa arrivare a breve. In tutti i casi si è dichiarato non colpevole.
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