L’enorme successo di IShowSpeed, un finto tifoso di calcio
Come un diciottenne statunitense si è inventato fan sfegatato di «Crista Ronaldo» quasi per caso, ottenendo un seguito globale
di Pietro Cabrio
Darren Watkins Jr. ha iniziato a caricare video su YouTube e Twitch quando aveva tredici anni, senza obiettivi particolari né successo immediato. Era un adolescente statunitense che come tanti altri registrava le sue partite a videogiochi molto popolari come NBA2K, GTA o Fortnite e le caricava sulle maggiori piattaforme di condivisione online con il nickname “IShowSpeed”.
Tra il 2018 e il 2020 i video che registrava nella sua cameretta di Cincinnati, in Ohio, si perdevano fra i tanti simili online e nel migliore dei casi non superavano comunque il migliaio di spettatori. Poi arrivarono i primi lockdown dovuti alla pandemia da coronavirus e la sua costanza nella pubblicazione aumentò, così come le visualizzazioni, anche se con numeri ancora contenuti. Crebbe anche la sua esposizione nei video che faceva: cominciò a riprendersi più spesso in prima persona, ad accentuare toni e reazioni, a presentarsi in modo non per forza veritiero e ad essere conosciuto più semplicemente come “Speed”.
Così nel 2020 finì per farsi notare sempre più frequentemente nei social network, conobbe Adin Ross, uno youtuber già piuttosto famoso che realizzava contenuti simili ai suoi, e poi altri youtuber americani con cui iniziò a collaborare e ad espandere così la sua rete passando da qualche migliaio a decine di migliaia di spettatori. Come tanti altri youtuber trovò nell’esagerazione un modo per continuare a guadagnare spettatori: rischiò di dare fuoco alla sua stanza dopo averci acceso dentro un fuoco d’artificio a forma di Pikachu, per esempio, e si fece riprendere mentre veniva arrestato fuori di casa dalla polizia di Cincinnati dopo una falsa segnalazione anonima nei suoi confronti.
Fu però un video in particolare a contribuire all’enorme popolarità che ha raggiunto oggi Speed, il cui canale Youtube ha oltre 19 milioni di iscritti con picchi di 185 milioni di visualizzazioni per un singolo contenuto. Durante una diretta in cui giocava a Fortnite rispondendo alle domande online di utenti in cambio di piccole somme di denaro, un utente di nome Bradley pagò poco più di 2 euro per chiedergli quale squadra di calcio tifasse. Lui rispose: «Semplice, Crista Ronaldo, suiii!», imitando male la famosa esultanza di Cristiano Ronaldo.
Quei dieci secondi di video estrapolati da una diretta molto più lunga iniziarono lentamente a circolare online, in particolare su Instagram e TikTok, generando sempre più reazioni. Questo accadde specialmente in Europa e nel resto del mondo in cui quella risposta suonava tanto assurda quanto divertente ed esemplificativa della conoscenza superficiale del calcio che spesso viene attribuita al pubblico statunitense, abituato per la maggior parte ad altri sport.
Tenendo d’occhio i suoi contenuti, Speed notò la quantità di reazioni a quello spezzone di video e iniziò a sfruttarla reinventandosi come tifoso sfegatato di Cristiano Ronaldo. Iniziò a sostenerlo esageratamente, lui e le sue squadre, e divenne nemico giurato di Lionel Messi, ossia l’unico giocatore moderno a cui Ronaldo può essere paragonato, e suo storico rivale. Si inserì quindi nel dibattito esasperato e globale su quale dei due sia il migliore della sua epoca, anche se allo stesso tempo continuava a non conoscere praticamente nulla del calcio: nei primi video la sua ignoranza era sincera, ma poi, come accadde per il primo video su Ronaldo, iniziò a sfruttarla sbagliando di proposito la pronuncia di nomi di squadre e calciatori, se non addirittura dei loro paesi di provenienza.
Riuscendo a individuare tendenze e richieste degli spettatori, Speed è diventato uno degli youtuber più in crescita e noti degli ultimi anni, tanto da arrivare a generare in media oltre 3 milioni di visualizzazioni al giorno, più di 230mila iscrizioni al mese e fino a 400mila dollari di entrate mensili soltanto tramite YouTube: su Instagram lo seguono in oltre 11 milioni, su TikTok supera i 20 milioni. Il suo seguito è diventato così vasto e influente da farlo diventare una sorta di piattaforma a cui squadre di calcio, brand, media, campionati e tornei internazionali si rivolgono per aumentare la loro esposizione in una fascia di mercato, quella giovanile, che non segue il calcio tramite canali e metodi tradizionali.
Speed era sugli spalti durante le partite dei Mondiali in Qatar e ci ha fatto una canzone che su YouTube è stata riprodotta 107 milioni di volte. Ha inseguito Cristiano Ronaldo fra le partite del Manchester United, della Nazionale portoghese e dell’Al-Nassr, e di recente è riuscito a incontrarlo per la prima volta. È stato all’ultima finale di Champions League vestendo la maglia dell’Inter, che per lui è «la miglior squadra di calcio spagnola al mondo», e ha esultato credendo che l’Inter avesse segnato il gol del pareggio nei minuti finali. Più di recente ha visto da bordocampo l’esordio di Messi con l’Inter Miami, e al gol decisivo segnato da quest’ultimo si è tolto la maglia di Ronaldo mostrandone una di Messi che aveva sotto.
Nelle ultime settimane è stato a Tokyo per seguire la tournée estiva dell’All-Nassr, che ha giocato in amichevole contro Paris Saint-Germain e Inter, si è incontrato con altri famosi calciatori ma poi è stato ricoverato per un attacco acuto di cefalea a grappolo, come lui stesso ha spiegato: nella diretta che ha trasmesso da un letto di ospedale, vista da oltre 3 milioni e mezzo di utenti, ha superato i 19 milioni di iscritti al suo canale.
La sua popolarità ha raggiunto livelli tali da farlo diventare un meme ricorrente nei social network, anche per contenuti non legati al calcio o ai videogiochi: è una figura conosciuta, o perlomeno non nuova, anche a chi non sa chi sia o che cosa faccia esattamente. Le sue trovate vengono spesso riprese dai media tradizionali, comprese certe testate italiane, ma il successo globale che ha ottenuto in questi anni ha messo anche in mostra la superficialità di certi suoi comportamenti. È stato per esempio sanzionato più volte dai social network, come Twitch, che nel 2021 lo ha bandito a tempo indeterminato per aver trasmesso contenuti sessisti e intimidazioni sessuali.
Il sessismo è una delle accuse più ricorrenti nei suoi confronti, e nell’ultimo anno si sono aggiunte anche accuse di razzismo per alcune sue interazioni avute sia online che dal vivo con persone asiatiche. A questi motivi si deve la decisione presa nel Regno Unito da Sky Sports di rimuovere i contenuti che lo riguardavano e interrompere ogni tipo di collaborazione. Speed aveva poi risposto scrivendo: «Ho 17 anni, ne avevo 16 quando è successo e ho fatto un grosso errore. È stato stupido e immaturo, me ne sono reso conto e mi sono scusato. Continuerò a lavorare su me stesso mentre esploro questo mondo, crescendo online».
– Leggi anche: La squadra di football che non vuole farsi riprendere