TikTok ha annunciato che a breve permetterà ai propri utenti che vivono nei paesi dell’Unione Europea di scegliere se vogliono continuare a vedere i contenuti personalizzati selezionati in base ai comportamenti e agli interessi dei singoli utenti, o se disattivare la funzione. Nel secondo caso, agli utenti verranno mostrati «i video più popolari sia nel paese in cui vivono che nel resto del mondo».
Si tratta di una novità notevole visto che il successo di TikTok nel mondo dipende in larga parte proprio dall’accuratezza del suo algoritmo di selezione, che permette che nella bacheca principale, la cosiddetta “For You page”, vengano mostrati agli utenti video perfettamente in linea con interessi dedotti dal loro comportamento precedente sulla piattaforma.
La decisione è stata presa per conformarsi al Digital Services Act (DSA), una legge europea approvata a giugno che introduce nuove norme per la sicurezza e la trasparenza delle piattaforme digitali, oltre che la moderazione dei contenuti. In base al DSA, le grandi piattaforme come TikTok devono consentire ai propri utenti di rinunciare a essere profilati e quindi a ricevere contenuti personalizzati, dato che la raccomandazione dei contenuti normalmente si basa sull’analisi dei singoli comportamenti ottenuta dalla raccolta di enormi quantità di dati.
– Leggi anche: Quanto è pericoloso TikTok?
Se gli utenti dovessero scegliere di usare TikTok senza personalizzazione, anche la sezione “Seguiti” – che al momento mostra tutti i video delle persone che un utente ha deciso di seguire, ma sempre in un ordine deciso dall’algoritmo – cambierebbe, mostrando tutti i contenuti in ordine cronologico. Inoltre, gli utenti europei di età compresa tra 13 e 17 anni non vedranno più pubblicità personalizzate, anche se potranno attivare un’impostazione che permetta loro di vederle.
TikTok ha detto che intende attivare queste nuove funzioni entro il 28 agosto, data limite indicata dal DSA. È comunque probabile che nei prossimi mesi anche le altre 18 piattaforme che il DSA indica come “grandi” – tra cui YouTube, Instagram, Facebook e Twitter (o X, come si chiama adesso) – dovranno fare cambiamenti simili per evitare multe che potrebbero essere anche molto alte.
– Leggi anche: Le grandi piattaforme sono sempre peggio