C’è stato un nuovo attacco coi droni a Mosca
È stato colpito lo stesso grattacielo di domenica: come nelle ultime settimane, la Russia ha incolpato l'Ucraina, che non ha commentato
Nella notte tra lunedì e martedì c’è stato un nuovo attacco coi droni a Mosca, la capitale della Russia, colpita da un altro attacco domenica mattina. Il sindaco della città, Sergei Sobyanin, ha detto che è stato danneggiato lo stesso grattacielo colpito domenica, nel quartiere conosciuto come Moscow City: ci sono stati danni al 21esimo piano, dove il drone ha distrutto una vetrata di 150 metri quadrati. Non ci sono notizie di feriti. Come nell’attacco di domenica e in quelli dei mesi precedenti, la Russia ha attribuito la responsabilità all’Ucraina, che non ha commentato l’accaduto.
Il ministero della Difesa russo ha detto che altri droni sono stati intercettati e distrutti in diverse zone di Mosca, senza causare danni. Uno di questi si sarebbe schiantato in un complesso residenziale dello stesso quartiere del grattacielo dopo essere stato intercettato. Ha anche detto che l’esercito russo ha abbattuto tre droni marini (imbarcazioni senza pilota che esplodono quando raggiungono un obiettivo) che stavano cercando di attaccare due navi della flotta russa nel Mar Nero.
Attacchi di questo tipo in territorio russo erano cominciati a inizio maggio. Il primo obiettivo era stato il Cremlino: i droni erano stati abbattuti e non avevano causato particolari danni, ma erano arrivati vicini alla residenza del presidente russo Vladimir Putin (che peraltro non era presente), con un risultato simbolicamente importante. Secondo fonti dell’intelligence statunitense, quegli attacchi erano stati condotti da unità speciali dei servizi segreti ucraini. A fine maggio un nuovo attacco con i droni aveva causato danni minori agli edifici in tre diversi quartieri residenziali di Mosca, mentre a luglio tre attacchi hanno colpito varie zone della capitale.
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