Il Mondiale di Formula 1 ha già i suoi vincitori
Nella storia del Campionato mondiale nessuno aveva mai vinto così tanto come Max Verstappen e la Red Bull in questo inizio di stagione
Nel fine settimana in Belgio si è corso il dodicesimo dei ventidue Gran Premi di Formula 1 previsti in questa edizione del Campionato mondiale. È stato l’ultimo prima della sosta estiva ed è finito esattamente come i precedenti sette, e cioè con una vittoria del campione del mondo in carica, Max Verstappen, e della sua squadra, la Red Bull, che si è presa anche il secondo posto con Sergio Perez.
Al termine della gara Verstappen ha parlato dell’auto che sta guidando e l’ha definita «irreale», un aggettivo che potrebbe definire anche quello che si è visto finora nel Mondiale. Verstappen ha vinto dieci delle dodici gare disputate, le ultime otto delle quali consecutivamente: gliene manca soltanto una per pareggiare il record di vittorie consecutive in Formula 1 ottenuto nel 2013 da Sebastian Vettel, sempre con la Red Bull.
Le due gare che Verstappen non è riuscito a vincere sono state vinte dal compagno di squadra Perez. Questo vuol dire che non ci sono state altre squadre vincitrici oltre alla Red Bull, che peraltro in Belgio ha stabilito il nuovo miglior inizio di stagione nella storia della Formula 1 battendo le 11 vittorie di fila ottenute dalla McLaren nel 1988 con Ayrton Senna e Alain Prost (anche se all’epoca il totale delle gare era minore).
Con questi numeri si può dire che l’edizione in corso del Campionato mondiale ha già i suoi vincitori. Nella classifica piloti Verstappen ha 314 punti, 125 in più di Perez e 165 in più del primo pilota che non sia della Red Bull, Fernando Alonso. I due piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, devono ancora superare i cento punti. Le distanze nella classifica costruttori sono ancora più ampie: neanche sommando i punti della seconda squadra in classifica (Mercedes, 247) e quelli della terza (Aston Martin, 196) si arriva ai 503 della Red Bull.
Dopo i sette titoli mondiali consecutivi vinti dalla Mercedes tra il 2014 e il 2020 nella cosiddetta era dei motori turbo-ibridi, si pensava che nel 2022, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento tecnico, la Formula 1 sarebbe diventata più competitiva. Inizialmente era anche sembrato così, dato che i cambiamenti apportati al modo di progettare le auto avevano costretto tutte le squadre a partire da zero, con tutti i rischi del caso. Nelle prime gare della scorsa stagione la Ferrari era sembrata poter competere con la Red Bull, ma alla lunga i progetti della squadra austro-inglese si sono rivelati migliori e più affidabili, mentre gli altri faticano persino a rispondere a modifiche e aggiornamenti.
Mentre le altre squadre cercano ancora di capire come migliorare i difetti delle loro auto, le Red Bull sono praticamente perfette e il loro livello è spinto al massimo da un pilota, Verstappen, che ha solo 25 anni e sembra non sbagliare mai. La loro superiorità è talmente netta che ora, con i titoli mondiali già sicuri, la scuderia sembra voglia provare a ottenere quello che in Formula 1 non è mai riuscito a nessuno, ossia vincere tutte le gare del calendario.
In oltre settant’anni di storia ci si è andati soltanto vicino. Non ci riuscì la McLaren, che nel 1988 vinse 15 Gran Premi su 16 complessivi, né la Ferrari del 2002, che con Michael Schumacher e Rubens Barrichello ne vinse 14 su 17, e nemmeno la Mercedes nel suo ultimo periodo di vittorie con Nico Rosberg e soprattutto Lewis Hamilton.
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