Gli Stati Uniti hanno annunciato che invieranno armi a Taiwan
Direttamente dal proprio arsenale, come non era mai successo prima: la prima tranche di aiuti militari sarà da 345 milioni di dollari
Venerdì il governo degli Stati Uniti ha annunciato che invierà una prima tranche da 345 milioni di dollari di armi a Taiwan, nell’ambito di un più ampio piano del valore complessivo di un miliardo. È la prima volta che gli Stati Uniti forniscono armi direttamente dal proprio arsenale a Taiwan, il piccolo paese asiatico che non è riconosciuto dalla gran parte dei paesi del mondo e che la Cina rivendica come proprio: per questo, molto probabilmente, l’annuncio potrebbe essere un nuovo elemento di scontro tra Stati Uniti e Cina.
Il governo statunitense ha diffuso pochi dettagli del piano appunto perché è una questione delicata dal punto di vista diplomatico. Un ex funzionario del dipartimento della Difesa, citato da Politico e rimasto anonimo, ha detto che verranno inviate munizioni per armi di piccolo calibro e droni militari MQ-9 Reaper.
In precedenza il governo taiwanese aveva già ricevuto armi dagli Stati Uniti, ma acquistandole. Adesso invece gli Stati Uniti le forniranno nell’ambito del Presidential Drawdown Authority, un meccanismo per cui il presidente statunitense può autorizzare l’invio di armi dal proprio arsenale ad altri paesi. È lo stesso procedimento usato per mandare le armi in Ucraina.
«Prendiamo molto sul serio il nostro dovere di migliorare le capacità di autodifesa di Taiwan», ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. Di recente alcuni importanti funzionari statunitensi come la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, e il segretario di Stato, Antony Blinken, hanno fatto visita a Pechino nel tentativo di ammorbidire le relazioni tra Cina e Stati Uniti, ma senza ottenere grandi risultati.
Negli ultimi mesi la Cina aveva violato lo spazio aereo di Taiwan e fatto esercitazioni militari e simulazioni di attacchi attorno all’isola, cosa che aveva contribuito ad alimentare la tensione tra i due paesi e che in parte spiega il motivo dell’annuncio sulle armi. L’ambasciatore cinese a Washington, Liu Pengyu, ha detto che la Cina è «fermamente contraria» al fatto che gli Stati Uniti mandino armi a Taiwan, e ha chiesto al governo americano di smetterla di «mettere a rischio la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan».
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