La controffensiva ucraina spinge verso sud
Mercoledì è iniziata un’operazione militare contro i russi nella regione di Zaporizhzhia, la prima davvero massiccia tra quelle avviate nell’ultimo mese
Mercoledì l’esercito ucraino ha avviato una massiccia operazione militare nella regione di Zaporizhzhia, una delle più decisive nell’ambito della controffensiva contro i russi iniziata un po’ a rilento il mese scorso. Migliaia di riservisti sono stati mandati in diversi punti della regione: il ministero della Difesa russo ha parlato di un assalto «massiccio» in due città, Orikhiv e Robotyne.
L’operazione militare non è stata confermata dall’Ucraina, ma è stata descritta e commentata da funzionari statunitensi e analisti militari. Non è possibile avere notizie certe sulle sue dimensioni: il ministero della Difesa russo ha parlato di tre battaglioni di soldati, circa 3mila unità, ma è un dato che al momento è impossibile verificare. Sono state inoltre fatte stime diverse sul numero di carri armati utilizzati dall’Ucraina: alcuni blogger militari russi, che diffondono propaganda sull’invasione russa, hanno parlato di 30 carri armati ucraini, altri di 80. Hanno inoltre dato numeri diversi tra loro sulle perdite subite dalla Russia.
Vladimir Rogov, presidente di Siamo Insieme con la Russia, un movimento di occupanti russi nella regione di Zaporizhzhia, ha parlato sul proprio canale Telegram di «feroci combattimenti» con soldati ucraini addestrati dagli eserciti occidentali ed equipaggiati con «più di 100» veicoli corazzati.
Normalmente i resoconti dei blogger militari tendono a essere piuttosto concordi e uniformi: secondo l’Institute for the Study of War, centro di studi militari molto informato che ogni giorno pubblica aggiornamenti sulla situazione sul campo, queste divergenze potrebbero indicare che gli attacchi ucraini di mercoledì siano andati a buon fine e abbiano dato alle forze ucraine un vantaggio sul campo.
Filmati geolocalizzati citati dall’Institute for the Study of War indicano che l’esercito ucraino sarebbe riuscito ad avanzare per circa due chilometri e mezzo a est di Robotyne. Sembra poi che l’esercito russo abbia risposto e sia riuscito a far indietreggiare le forze ucraine, senza però riuscire a riportarle al punto di partenza. In altre parole, secondo le informazioni disponibili, sembra che l’Ucraina sia riuscita ad avanzare sul campo e a guadagnare un po’ di terreno sulla Russia. L’operazione iniziata mercoledì potrebbe durare qualche settimana, o anche meno, e probabilmente si capirà nei prossimi giorni quanto sarà decisiva.
L’operazione militare ucraina a sud viene già descritta come la più decisiva e intensa avviata finora nell’ambito della controffensiva iniziata a giugno, che però potrebbe dover ancora raggiungere il proprio culmine. Qualcuno sostiene infatti che quelle compiute finora siano solo operazioni preparatorie per un’offensiva più estesa. Altri analisti ritengono che gli attacchi di mercoledì potrebbero essere serviti per inviare rinforzi ai soldati al fronte, affaticati da settimane di controffensiva che finora non ha portato a significativi avanzamenti sul campo nonostante le armi inviate dai paesi occidentali.
Da quando è iniziata la controffensiva, il principale obiettivo delle forze ucraine è stato sfondare le fitte linee di difesa russa composte di soldati, barriere di carri armati e campi minati, e aprire un varco sufficientemente esteso per far passare contingenti di soldati più massicci. Secondo diverse analisi militari, l’obiettivo sarebbe riconquistare alcune città del sud attualmente occupate dai russi, come Melitopol e Mariupol, e interrompere i collegamenti tra il sud dell’Ucraina e la Crimea, la penisola annessa alla Russia nel 2014 che l’esercito russo può usare per inviare rinforzi.