Al Congresso americano si parla ancora di UFO
Un ex funzionario della Difesa ha accusato il governo di nascondere i resti di velivoli extraterrestri, e una commissione di deputati gli sta andando dietro
Mercoledì alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti si è tenuta un’udienza sui “fenomeni aerei non identificati”, detti UAP o più comunemente UFO, cioè “oggetti volanti non identificati”. Non è la prima: negli ultimi due anni il problema di chiarire le cause dietro a un piccolo numero di osservazioni di fenomeni aerei rimasti inspiegati è stato affrontato altre volte nel Congresso statunitense. Questa volta però i contenuti dell’udienza sono stati più strani e a tratti grotteschi del solito: il New York Times ha scritto che è riuscita a distinguersi, «anche per gli straordinari standard del teatro politico contemporaneo».
L’udienza di mercoledì alla Camera era stata fissata in seguito alle pressioni di un ex funzionario dei servizi di intelligence del dipartimento della Difesa e di una commissione di deputati che sostengono che il governo degli Stati Uniti stia nascondendo da anni informazioni e prove dell’esistenza di veicoli aerei provenienti da pianeti diversi dalla Terra, e chiedono maggiore trasparenza sul tema.
Il principale testimone ascoltato mercoledì alla Camera è stato David Grusch, che ha lavorato in un’agenzia del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si occupa di UAP, e che in una serie di interviste, tra cui una in televisione, ha raccontato di essere venuto a conoscenza del fatto che il governo sarebbe da anni in possesso di pezzi di velivoli, o di velivoli interi, non terrestri. In un’intervista aveva anche detto che alcuni di questi sarebbero delle dimensioni di un campo da football. Grusch ha spiegato di non averli visti personalmente, ma di aver parlato con persone a conoscenza dei fatti. Grusch accusa il governo di scarsa trasparenza e di aver ostacolato la sua indagine.
Dopo le interviste, il dipartimento della Difesa aveva negato tutte le accuse di Grusch, dicendo di non avere alcuna prova «a sostegno delle affermazioni secondo cui un qualsiasi programma riguardante il possesso o il reverse engineering di qualsiasi materiale extraterrestre sia esistito in passato o esista attualmente».
Le accuse di Grusch però hanno portato una commissione della Camera, guidata dai deputati Repubblicani Tim Burchett e Anna Paulina Luna, a chiedere un’indagine interna e un’udienza per approfondire la questione. In particolare Burchett si è espresso molto animatamente sul tema prima dell’udienza, sostenendo che l’indagine della commissione sulle affermazioni di Grusch fosse stata ostacolata dagli agenti federali e che ci siano «molte persone che non vogliono che questo [le rivelazioni di Grush, ndr] venga alla luce».
Oltre alla testimonianza di Grusch, mercoledì sono stati interrogati anche Ryan Graves, un ex pilota della Marina che ha fondato il gruppo Americans for Safe Aerospace, per incoraggiare i piloti a segnalare gli avvistamenti di fenomeni aerei, e David Fravor, un comandante della Marina in pensione. Entrambi hanno raccontato di aver visto fenomeni aerei non identificati mentre erano nella Marina.
La discussione sugli UAP va avanti da un paio d’anni all’interno delle istituzioni statunitensi e nel 2022 la NASA aveva organizzato un proprio gruppo di lavoro, non tanto con l’obiettivo di risolvere i fenomeni misteriosi, ma per offrire consigli e linee guida per analizzare avvistamenti e dati con un approccio scientifico.
Durante una conferenza stampa a giugno il gruppo di lavoro della NASA incaricato dal governo di studiare gli UAP aveva fatto sapere di non aver trovato elementi che indicassero avvistamenti legati ad attività extraterrestri nella quasi totalità delle segnalazioni analizzate. Delle poche restanti si diceva che non potessero essere escluse operazioni militari segrete – interne od ostili –, attività aliene per quanto molto improbabili o più semplicemente illusioni ottiche al momento della registrazione delle immagini. Un responsabile del dipartimento della Difesa, per esempio, aveva detto che su circa 800 casi raccolti negli ultimi 27 anni, solamente qualche decina continua a essere senza spiegazione. La quantità di avvistamenti e segnalazioni è inoltre aumentata negli ultimi anni, soprattutto grazie alla maggiore presenza di telecamere, smartphone e altri sistemi di ripresa.