Si potrà fare più cassa integrazione per caldo e maltempo
Il governo ha aumentato le ore disponibili per i lavoratori dell'edilizia, delle cave e in parte dell'agricoltura
Nel Consiglio dei ministri di mercoledì sera il governo ha approvato un decreto-legge che estende la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per eventi meteorologici per i lavoratori dell’edilizia, delle cave e per una parte degli operai agricoli, quelli con contratto a tempo indeterminato. Le alte temperature registrate a luglio per l’ondata di calore che ha riguardato l’Italia e altri paesi europei hanno fatto discutere i sindacati delle condizioni di lavoro per molte categorie di lavoratori e dell’adeguatezza della cassa integrazione che dal 2016 può essere richiesta anche in caso di «temperature eccezionalmente elevate, di norma superiori ai 35/40 gradi».
Il testo del decreto-legge non è ancora stato diffuso, ma il suo contenuto è stato presentato in conferenza stampa dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone. Per le aziende dell’edilizia e per le cave prevede che non siano conteggiati nei limiti della cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) le ore richieste per «eventi oggettivamente non evitabili», per il periodo che va da luglio a dicembre di quest’anno.
Per il settore dell’agricoltura prevede invece un’estensione della cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA) per chi ha un contratto a tempo indeterminato (dunque non per i numerosi lavoratori stagionali impiegati nel settore). La misura prevede peraltro che il lavoro possa essere sospeso o ridotto anche solo di una o più ore in una stessa giornata: significa che si potrà sospendere il lavoro nei campi nelle ore più calde facendo ricorso alla cassa integrazione. Attualmente la CISOA dura al massimo 90 giornate all’anno.
Sia gli operai che lavorano nei cantieri che quelli delle cave, così come le persone che lavorano nei campi, sono particolarmente esposti alle alte temperature estive nello svolgimento delle proprie mansioni dato che lavorano all’aperto.
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