In Israele ci sono state nuove proteste nella notte contro l’approvazione della prima parte della riforma della giustizia voluta da Benjamin Netanyahu
Dopo l’approvazione della prima parte della contestata riforma della giustizia voluta dal governo israeliano di destra guidato da Benjamin Netanyahu, avvenuta lunedì, nella notte in Israele ci sono state nuove proteste e scontri tra manifestanti e polizia. Le contestazioni hanno anche coinvolto alcune specifiche categorie di lavoratori: il principale sindacato dei medici ha indetto uno sciopero di 24 ore per martedì, che riguarda tutti i servizi offerti tranne le cure d’urgenza (dallo sciopero è esclusa Gerusalemme).
A car drove through pro-democracy protesters in Israel, injuring 3 people. Remember India’s farmer protest and the son of Modi’s minister driving his Jeep over protesting farmers! Modi and Netanyahu’s supporters have a lot in common. pic.twitter.com/BEC5w9JRny
— Ashok Swain (@ashoswai) July 24, 2023
La riforma è uno dei punti principali del programma del governo ultranazionalista di Benjamin Netanyahu, e prevede di limitare fortemente la capacità della Corte Suprema di agire da contrappeso al potere del governo. La riforma prevede vari punti, di cui quello approvato lunedì era solo il primo. Il progetto iniziale presentato dal governo è stato fortemente rivisto in seguito alle eccezionali proteste di questi mesi, ma la prima legge è stata approvata senza che si riuscisse a trovare un compromesso fra la coalizione di governo e l’opposizione. Lunedì sera, in un breve discorso in televisione, Netanyahu ha detto che le misure successive non saranno votate prima di novembre, ma questo non ha soddisfatto gli oppositori, che hanno continuato a protestare.