La Russia ha accusato di nuovo l’Ucraina per un attacco con i droni a Mosca
Intorno alle 4 del mattino di lunedì 24 luglio (alle 3 ora italiana), i detriti di due droni hanno colpito e danneggiato almeno due palazzi a Mosca, in Russia. Il ministero della Difesa russo ha detto che i droni sono stati intercettati e ha accusato l’Ucraina di essere responsabile dell’attacco, che non ha provocato vittime. Il sindaco di Mosca ha aggiunto che i droni sono caduti su due palazzi «non residenziali», e l’agenzia di stampa russa Tass ha riferito che alcuni frammenti sono stati ritrovati a 2 chilometri di distanza dagli edifici del ministero della Difesa. Nessun commento è ancora arrivato da parte dei funzionari ucraini, anche se raramente gli attacchi all’interno della Russia vengono rivendicati.
Questo attacco è stato compiuto un giorno dopo quelli effettuati dall’esercito russo contro la città di Odessa, uno dei principali porti ucraini sul Mar Nero.
Negli ultimi mesi il governo russo ha accusato diverse volte l’Ucraina di essere stata responsabile di attacchi con i droni sul suo territorio, ma le autorità ucraine hanno sempre negato o si sono rifiutate di rispondere in merito. Ad esempio, a maggio avevano negato di avere compiuto un attacco con un drone contro il Cremlino, che è la sede di varie istituzioni dello stato russo a Mosca e la residenza ufficiale del presidente Vladimir Putin. Due funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti avevano però detto in forma anonima al New York Times che il tentato attacco con droni sul Cremlino avrebbe potuto essere stata un’operazione di «unità speciali dell’esercito o dell’intelligence ucraine».