A Catania continua a mancare l’acqua
Un incendio che ha coinvolto alcune cabine elettriche ha messo fuori uso i pozzi per la distribuzione in gran parte della città
Nella gran parte della città di Catania e in molti comuni della sua provincia mancano acqua corrente ed energia elettrica da diverse ore. Sidra, la società che gestisce il servizio idrico a Catania, aveva comunicato già venerdì che a causa della mancanza di energia elettrica i loro impianti di produzione non erano in funzione. I disservizi sono continuati più o meno per tutto il weekend: domenica la società E-Distribuzione, che è di proprietà di Enel e si occupa di distribuire l’energia elettrica sul territorio, ha fatto sapere a Sidra che la causa dei blackout sarebbe un incendio che ha coinvolto alcune cabine elettriche di trasformazione.
«Restano in funzione alcuni pozzi che attualmente garantiscono solo una parziale alimentazione della città di Catania», ha scritto Sidra su Facebook alle 19 di domenica, aggiungendo che E-Distribuzione «ha garantito il ripristino della situazione elettrica entro un paio di ore». Tuttavia l’acqua corrente non tornerà immediatamente: Sidra ha parlato di «necessari tempi tecnici per il riavvio del sistema». Non è chiaro quindi quanto ci vorrà.
Nel frattempo il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha convocato per le 9:30 di lunedì mattina un incontro in prefettura a cui parteciperanno il sindaco di Catania, rappresentanti dell’esercito, il capo della Protezione civile nazionale e regionale e le società coinvolte, E-Distribuzione e Sidra. L’emergenza idrica a Catania si aggiunge a una situazione già complicata, al punto che il sindaco, Enrico Trantino, ha parlato di una città «messa in ginocchio». Catania è tra le città con il massimo livello di rischio per l’ondata di calore che sta interessando la Sicilia orientale. Inoltre da oltre un settimana il terminal principale dell’aeroporto cittadino è chiuso, dopo che era stato danneggiato da un incendio nella notte di domenica 16 luglio.
I blackout e la mancanza di acqua corrente stanno provocando disagi anche nei comuni limitrofi, come Acireale e Paternò, solo per citare i più popolosi. Nell’intera provincia abitano oltre un milione di persone.