Patrick Zaki è tornato in Italia
Intorno alle 16:50 di domenica l’attivista egiziano ed ex studente dell’università di Bologna Patrick Zaki è atterrato all’aeroporto milanese di Malpensa, con un volo che era partito circa tre ore e mezzo prima dal Cairo, la capitale dell’Egitto. Zaki è così tornato in Italia tre anni e mezzo dopo l’ultima volta, a febbraio del 2020, quando da studente di un master all’università di Bologna era partito per l’Egitto per andare a trovare per qualche giorno la propria famiglia: al suo arrivo però era stato arrestato dalle autorità locali per aver scritto un articolo d’opinione critico nei confronti del governo egiziano. Secondo la testimonianza del suo avvocato, dopo l’arresto Zaki fu anche torturato.
Zaki era rimasto in carcere in Egitto per un anno e 10 mesi, fino all’8 dicembre del 2021, quando era stato scarcerato in attesa del processo. Lo scorso martedì 18 luglio era stato condannato definitivamente a 3 anni di carcere, senza possibilità di appello, ma il giorno dopo il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi aveva deciso di concedergli la grazia. Il fatto che sia partito senza problemi dal Cairo significa anche che è stato revocato il divieto di espatrio che era stato emesso nei suoi confronti dopo l’arresto.
In serata Zaki sarà a Bologna, dove ha annunciato che terrà una conferenza stampa all’università. Zaki ha concluso il proprio percorso di studi all’università di Bologna a inizio luglio, un master in Studi di genere e delle donne, discutendo la tesi a distanza dall’Egitto.