Il processo all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il caso dei documenti riservati trovati nella villa in Florida è stato fissato a maggio del 2024
Venerdì la giudice federale Aileen Cannon ha stabilito che il processo all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il caso dei documenti riservati che erano stati trovati nella sua villa di Mar-a-lago comincerà a maggio del 2024: gli avvocati di Trump avevano chiesto che venisse fissato dopo le elezioni presidenziali, che si terranno a novembre del 2024, per non compromettere il corretto svolgimento della campagna elettorale (Trump è il principale candidato alle primarie dei Repubblicani). L’inizio del processo era stato inizialmente fissato per il prossimo agosto, ma il procuratore speciale che si sta occupando delle indagini su Trump, Jack Smith, aveva chiesto che venisse rinviato a dicembre.
Per il caso dei documenti riservati Trump era stato incriminato lo scorso giugno, con 37 capi d’accusa che riguardano la violazione di sette leggi federali, di cui si è dichiarato non colpevole. Secondo l’accusa, al termine del proprio mandato presidenziale Trump aveva portato via dalla Casa Bianca svariati documenti governativi – alcuni dei quali indicati come “classificati”, cioè riservati e coperti da vincolo di segretezza e che non possono essere assolutamente divulgati – violando il Presidential Records Act, una legge che impone ai presidenti statunitensi di consegnare ai National Archives tutti i documenti prodotti dalla propria amministrazione.
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Trump è stato incriminato anche per un pagamento illegale all’attrice di film porno Stormy Daniels, il cui processo inizierà nel marzo del 2024. Alcuni giorni fa invece ha annunciato lui stesso di essere indagato per l’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021, compiuto dai suoi sostenitori per fermare il processo di certificazione delle elezioni presidenziali vinte da Joe Biden.