Hacker cinesi avrebbero letto centinaia di migliaia di email dell’ambasciatore statunitense in Cina, scrivono Wall Street Journal e CNN
Un gruppo di hacker legato al governo cinese avrebbe avuto accesso a centinaia di migliaia di email dall’account di Nicholas Burns, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Cina, e di altri funzionari del governo statunitense, fra cui Daniel Kritenbrink, l’assistente segretario di Stato per l’Asia orientale. Lo scrivono Wall Street Journal e CNN, citando funzionari del governo statunitense a conoscenza dei fatti che hanno parlato con i giornali in forma anonima.
Gli hacker hanno avuto accesso alle email tramite una falla del sistema di cloud di Microsoft – cioè il sistema di archiviazione che consente di conservare dati su diversi server per renderli disponibili sempre e ovunque tramite Internet – secondo quanto comunicato dalla stessa azienda alcuni giorni fa. Il problema sarebbe stato risolto, ma negli ultimi mesi avrebbe permesso ad hacker di leggere le email di una ventina di organizzazioni in tutto il mondo. La settimana scorsa era stato reso noto che anche l’account di posta elettronica della segretaria del Commercio, Gina Raimondo, era stato hackerato nello stesso modo.
Le email contenevano informazioni sull’organizzazione di una serie di visite di ministri statunitensi in Cina e conversazioni riservate sulla politica da tenere nei confronti della Cina. Dalle prime informazioni non sembra che l’attacco informatico abbia coinvolto il segretario di Stato statunitense (l’equivalente del ministro degli Esteri), Antony Blinken, e neanche i suoi consiglieri più importanti. Gli hacker si sarebbero concentrati non tanto sulle figure più di rilievo del dipartimento di Stato, ma su quelle maggiormente coinvolte nei rapporti fra Stati Uniti e Cina.