La banca centrale turca ha aumentato i tassi d’interesse per il secondo mese consecutivo

(AP Photo/Francisco Seco)
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La banca centrale turca ha aumentato i tassi di interesse di riferimento dal 15 al 17,5 per cento per ridurre l’inflazione. È la seconda volta in due mesi che accade, dopo anni di politiche monetarie non convenzionali e bizzarre promosse dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che finora aveva forzato i banchieri centrali turchi a tenere bassi i tassi per stimolare l’economia e guadagnare consensi, lasciando salire notevolmente l’inflazione.

È possibile che i tassi verranno alzati nuovamente, poiché secondo Bank of America l’inflazione turca dovrebbe salire ancora, raggiungendo il 65 per cento entro maggio del 2024 (in Italia, per avere un termine di paragone, è al 6,4 per cento). Tuttavia, come scrive il Financial Times, le politiche messe in atto dal nuovo ministro dell’Economia, l’autorevole economista Mehmet Simsek, starebbero dando i primi risultati: le riserve di valuta estera della Turchia sono aumentate di 14 miliardi di dollari dalla fine di maggio, mentre gli investitori stranieri, che negli ultimi anni hanno in gran parte abbandonato le attività finanziarie turche, hanno immesso nelle ultime settimane 1,3 miliardi di dollari nel mercato azionario.

ADQ, uno dei fondi di investimento statali dell’emirato di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, ha affermato che fornirà fino a 8,5 miliardi di dollari alla Turchia per sostenere gli sforzi di ricostruzione dopo il gravissimo terremoto che lo scorso marzo ha colpito la Turchia e la Siria, provocando la morte di almeno 51mila persone.