L’India ha bloccato gran parte delle sue esportazioni di riso
È il primo esportatore al mondo, ma deve affrontare un calo della produzione e un conseguente aumento dei prezzi
Giovedì il governo dell’India ha vietato le esportazioni di riso, con l’eccezione della varietà basmati, per cercare di contenere i prezzi nel mercato interno. Nell’ultimo anno i prezzi del riso sono aumentati più dell’11 per cento; l’aumento è stato del 3 per cento solo nell’ultimo mese perché le precipitazioni particolarmente intense della stagione delle piogge in corso hanno danneggiato le coltivazioni. Ora però il blocco delle esportazioni potrebbe essere un problema per altri paesi asiatici e in particolare africani perché l’India è il maggior esportatore di riso del mondo: produce quasi il 40 per cento del riso commerciato a livello internazionale.
A causa delle piogge delle ultime settimane molte risaie degli stati settentrionali dell’India come il Punjab sono rimaste sommerse per più di una settimana, cosa che ha distrutto le piante più giovani. Gli agricoltori potranno piantarne di nuove, ma dovranno aspettare che le acque delle alluvioni rifluiscano nei fiumi e nelle falde. In altri stati indiani invece non è piovuto abbastanza per poter coltivare il riso.
La produzione di questa stagione sarà ridotta rispetto al consueto. Dato che per gli agricoltori è più conveniente vendere all’estero, il governo indiano è intervenuto per salvaguardare le forniture per il mercato indiano. Ha comunque fatto sapere che valuterà esportazioni eccezionali in caso di problemi di sicurezza alimentare in certi paesi.
A livello mondiale i prezzi del riso sono già i più alti da undici anni e la riduzione delle esportazioni indiane potrebbe causare problemi simili a quelli della riduzione delle esportazioni di grano dell’Ucraina a causa dell’invasione russa. Intanto sono aumentati i prezzi del riso esportato dal Vietnam, che dopo l’India e la Thailandia è il terzo paese esportatore al mondo, per le preoccupazioni legate al ritorno di El Niño, quell’insieme di fenomeni atmosferici periodici che avvengono nell’oceano Pacifico e tra le altre cose causano un aumento delle precipitazioni nel sud-est asiatico. È possibile che a causa della decisione del governo indiano i prezzi del riso vietnamita aumentino ancora, con conseguenze per la Cina e le Filippine che ne sono grandi acquirenti. Il riso è la materia prima alimentare più consumata al mondo.
Lo scorso settembre il governo del primo ministro Narendra Modi aveva già vietato le esportazioni di grano e introdotto una nuova tassa per ridurre quelle di riso, sempre per limitare l’inflazione sui beni alimentari. Di recente anche il prezzo di ortaggi come i pomodori è cresciuto tantissimo in India, sempre a causa dei danni ai raccolti dovuti alle piogge abbondanti.
L’anno prossimo nel paese ci saranno le elezioni politiche nazionali, mentre nei prossimi mesi ci saranno molte elezioni statali.
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