I danni del forte vento tra Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia
In Cadore sono caduti degli alberi con una dinamica simile a quella della tempesta Vaia del 2018, anche se in misura molto minore
Martedì pomeriggio un forte vento ha abbattuto degli alberi e danneggiato i tetti di alcune costruzioni in Cadore, tra la provincia di Belluno, in Veneto, e il Friuli Venezia Giulia. È stato quello che in meteorologia viene definito “downburst”, che si potrebbe tradurre come “raffica discendente”, ed è generalmente associato a un temporale. Anche in Trentino-Alto Adige, ad esempio in val di Fassa e in alta val di Fiemme, ci sono stati danni per il maltempo a causa di una grandinata associata a forte vento. A Terlano, in provincia di Bolzano, un operaio che stava lavorando in un cantiere è stato lievemente ferito dai rami caduti.
This is the original shootage taken by one of our members in Santo Stefano di Cadore.
Skittles-like trees falling during the storm. pic.twitter.com/5KBpwGEp5m
— Alpine-Adriatic Meteorological Society (@aametsoc) July 18, 2023
In Cadore i vigili del fuoco hanno ricevuto più di 80 richieste di intervento per casi di tetti danneggiati e scoperchiati e strade bloccate dalla caduta di rami, alberi o pali; in alcune frazioni ci sono state interruzioni nel servizio di fornitura dell’elettricità. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha paragonato gli effetti del vento sui boschi a quelli che aveva avuto la cosiddetta tempesta Vaia nel 2018, che aveva abbattuto milioni di alberi. Gli ultimi venti hanno fatto comunque molti meno danni.
In Trentino i vigili del fuoco hanno soccorso un ragazzo di 14 anni nel torrente Avisio, vicino a Predazzo. I danni principali per il maltempo sono stati in val di Fassa, ad esempio a Campitello, dove sono caduti degli alberi anche nel centro abitato. La strada statale del passo Rolle è stata temporaneamente chiusa in due punti.
In provincia di Bolzano, dove le raffiche di vento hanno superato i 90 chilometri orari, sono stati scoperchiati il tetto di un’azienda, a Fortezza, e di una casa, a Brunico; nel capoluogo è crollato un albero di piazza Vittoria. A causa degli alberi e dei rami caduti è stato interrotto il traffico sulla strada statale e sulla linea ferroviaria della Val Pusteria tra Chienes e San Sigismondo. Sul lago di Carezza, che si trova a oltre 1.500 metri d’altitudine e a circa 25 chilometri da Bolzano, è caduta la cabina di una funivia che non aveva persone all’interno: è stato necessario fermare l’impianto, lasciando diverse persone che erano già salite sulla montagna in cui si trova il lago senza mezzi per tornare indietro.
Anche in numerose località del Friuli Venezia Giulia la viabilità ha avuto problemi per la caduta di alberi e rami e ci sono state interruzioni della corrente elettrica. I comuni più colpiti sono stati Resia, Pontebba, Ovaro, Lusevera, Gemona, Trasaghis, Montenars, in provincia di Udine. A Trasaghis c’è stato anche un incendio causato da un fulmine, che però non ha interessato case o altre costruzioni, ma solo una zona boschiva, ed è stato spento.