È morto Andrea Purgatori
Giornalista e conduttore televisivo, è stato a lungo inviato del Corriere della Sera: aveva 70 anni
È morto Andrea Purgatori, giornalista, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano: aveva 70 anni. È stato a lungo inviato del Corriere della Sera, per il quale ha realizzato in quasi 25 anni numerose inchieste sul terrorismo internazionale e italiano, raccontando tra le altre cose molti delitti di mafia, il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro e soprattutto la strage di Ustica, a cui si dedicò per molti anni.
Negli anni Ottanta è stato inviato di guerra durante le guerre in Libano, in Iran e Iraq e negli anni Novanta durante la Guerra del Golfo. Ha condotto diversi programmi in tv sulla Rai, su Sky e in anni più recenti su La7, dove dal 2017 conduceva il programma di approfondimento culturale Atlantide. Nel 2022 aveva partecipato al film documentario Vatican Girl, sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. È morto a Roma dopo un breve ricovero, per una malattia dal decorso molto rapido su cui la famiglia non ha dato ulteriori informazioni.
Purgatori era nato a Roma nel 1953. Iniziò a collaborare con testate minori e divenne giornalista nel 1974. Lavorò per qualche anno al Tempo, prima di arrivare al Corriere della Sera nel 1976, dove divenne poi caporedattore e inviato speciale. Dagli anni Ottanta cominciò a occuparsi stabilmente di delitti di mafia, seguendo e raccontando tra le altre cose la cosiddetta “Operazione Belva” che portò alla cattura di Totò Riina, capo della famiglia mafiosa dei corleonesi, nel 1993.
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Nello stesso periodo Purgatori realizzò per il Corriere della Sera reportage dalla guerra del Libano, quando il paese fu occupato da Israele tra il 1982 e il 1985, ma anche da Iran e Iraq che furono in guerra tra il 1980 e il 1988. Come inviato seguì molti altri degli eventi più importanti avvenuti in Italia e all’estero nei due decenni tra il 1980 e il Duemila, come la guerra del Golfo tra il 1990 e il 1991.
La storia a cui si dedicò più lungamente fu probabilmente quella della strage di Ustica, l’isola a nord di Palermo al largo della quale il 27 giugno del 1980 precipitò un aereo della compagnia ITAVIA con a bordo 81 persone. Dopo decenni di indagini e di processi, tra reticenze e depistaggi, la tesi più accreditata è che l’aereo sia stato abbattuto per errore durante una battaglia aerea tra aerei libici e della NATO: secondo molti le inchieste di Purgatori contribuirono ad arrivare a queste conclusioni e a non far chiudere l’inchiesta della magistratura sul caso. Se ne occupò anche negli ultimi anni, sempre sul Corriere della Sera e in televisione.
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Lavorò a lungo anche come sceneggiatore a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta. Partecipò anche alla sceneggiatura del film del regista Marco Risi Il muro di gomma, del 1991, il cui protagonista era un giornalista immaginario del Corriere della Sera che aveva seguito per 10 anni le indagini sulla strage di Ustica, ispirato evidentemente allo stesso Purgatori. Tra i film più famosi a cui lavorò come sceneggiatore ci sono Il giudice ragazzino (1994), Fortàpasc (2009) e L’industriale (2011).
Recitò anche alcune parti come attore in diversi film, tra cui si ricorda soprattutto quello del comico Corrado Guzzanti Fascisti su Marte, del 2006. Di Guzzanti era amico e fu per anni suo coautore, tra le altre cose nel programma televisivo del 2002 Il caso Scafroglia. Nel Caso Scafroglia Purgatori era la voce fuori campo che dialogava con il conduttore, interpretato da Guzzanti, spesso correggendolo e smorzandone gli eccessi. Ha recitato anche in diversi episodi della serie tv Boris.
La sua attività di autore di programmi televisivi cominciò negli anni Novanta sulla Rai, dove divenne presto anche conduttore. Da sei anni conduceva su La7 il programma Atlantide.