Come è arrivata Taylor Swift ad avere tutto questo successo
La popstar americana sta battendo record su record e riempiendo gli stadi di mezzo mondo, grazie a un sapiente riposizionamento
di Viola Stefanello
Di questi tempi è difficile non sentir parlare di Taylor Swift. Dopo aver cancellato il tour previsto nel 2020 per il suo settimo disco Lover a causa della pandemia, da qualche mese la cantante americana sta portando negli stadi l’“Eras Tour”: 151 tappe con uno spettacolo lungo più di tre ore a serata in cui ripercorre più di dieci anni di carriera. Negli Stati Uniti i biglietti per il tour erano talmente ambiti da mandare in crisi la grande piattaforma di rivendita Ticketmaster, che ha ammesso di «non essere stata preparata all’ondata di centinaia di migliaia di fan».
In Europa, dove Swift verrà per una cinquantina di date nell’estate del 2024, i biglietti sono andati esauriti a pochi minuti dall’apertura delle vendite nonostante i concerti siano programmati in alcuni degli stadi più capienti del continente, e nonostante fosse stato organizzato un sistema piuttosto complesso per evitare il fenomeno del “bagarinaggio online”.
Questa settimana, con l’uscita del suo album Speak Now (Taylor’s Version) – una reinterpretazione di uno dei suoi primi dischi –, Swift è diventata la cantante donna ad aver raggiunto più volte il primo posto della Billboard Hot 100, la più importante classifica dell’industria musicale statunitense, basata sul numero di vendite e riproduzioni in streaming e in radio di un album, battendo Barbra Streisand. Ci sono solo due altri musicisti che hanno fatto meglio di Swift, i cui dischi sono finiti al primo posto della classifica 12 volte: Jay-Z (14) e i Beatles (19).
A chi non abbia prestato particolare attenzione a Swift negli ultimi anni, questo successo può sembrare inspiegabile. Per la maggior parte della propria carriera, cominciata nel 2006 con l’album country Taylor Swift quando aveva diciassette anni, Swift si è infatti trovata in una posizione piuttosto ambigua. Nonostante avesse già una comunità di fan molto folta e appassionata, per molti ammettere di apprezzarla è rimasta a lungo una cosa piuttosto imbarazzante: Swift rappresentava insomma il classico esempio di cantante pop frivola che piace alle ragazze giovani.
@juanlisbona Vigilante Shit – The Eras Tour #taylorswift #theerastour #vigilanteshit #midnights #concert #houston #livemusic @taylorswift ♬ Vigilante Shit – Taylor Swift
Negli ultimi anni la sua reputazione presso il pubblico generalista è però cambiata per varie ragioni. Il primo motivo è che durante la pandemia ha pubblicato due album dai suoni meno commerciali, folklore ed evermore, che sono stati apprezzati dalla critica musicale americana, perlomeno quella sempre più maggioritaria che tende a celebrare e rivalutare i cantanti che registrano grandi successi di vendite. Swift si è inoltre impegnata in alcune iniziative progressiste, dopo anni in cui aveva mantenuto una certa ambiguità sul suo orientamento politico, e da un paio di anni ha intrapreso un processo di re-incisione dei propri primi album nel contesto di una faida con un grosso produttore discografico per riacquisirne i diritti, cosa che le ha fatto guadagnare molta simpatia. A tutto questo si aggiunge un nuovo seguito di fan giovani, che l’hanno scoperta da poco e non subiscono l’influenza di anni di gossip incentrati sulla sua vita sentimentale che in passato ne hanno danneggiato l’immagine. Infine e più in generale, c’entra il fatto che Swift si è storicamente dimostrata molto capace di creare un rapporto stretto con i suoi fan, vecchi o nuovi che siano.
Swift è nata il 13 dicembre 1989 a West Reading, una cittadina della Pennsylvania, e ha trascorso i primi anni della sua vita in campagna, in una casa nei pressi di un vivaio di alberi di Natale, che il padre aveva acquistato da un cliente quando lavorava come broker. Si è avvicinata alla musica country attorno ai dieci anni, imparando a suonare la chitarra e cominciando a suonare a piccoli festival ed eventi locali. Nel 2002, quando aveva tredici anni, la sua famiglia decise di trasferirsi a Nashville, capitale del Tennessee e considerata il centro della musica country, nella speranza che emergesse tra le tante giovani promesse del settore.
Lì divenne la più giovane cantante a essere ingaggiata dalla casa di produzione Sony/ATV Tree, ma a quattordici anni decise di lasciarla perché non le avrebbero permesso di scrivere le proprie canzoni: tuttora il fatto di scrivere o collaborare alla scrittura di tutte le proprie canzoni è una delle cose che Swift rivendica maggiormente. Al contempo negli anni ha mostrato di essere molto brava a circondarsi di produttori e artisti di grande successo nel processo di scrittura e produzione delle canzoni.
Nel 2005 Swift venne ingaggiata da Scott Borchetta, un dirigente che stava aprendo una piccola società discografica indipendente chiamata Big Machine Records: il primo album sarebbe uscito nel 2006 e sarebbe rimasto nella classifica di Billboard per 157 settimane consecutive, stabilendo il record per la permanenza più lunga nella classifica nell’intero decennio. Il suo grande successo commerciale iniziò quindi da subito con il country, ma col tempo Swift se ne discostò per spostarsi verso il pop, con il terzo disco Speak Now e poi soprattutto con Red, 1989, Reputation e Lover, per poi provare a cambiare di nuovo la sua immagine con suoni più indie, con folklore ed evermore.
Il disco di inediti più recente, Midnights, uscito nel dicembre del 2022, era nuovamente piuttosto pop, con alcune influenze di musica elettronica. Swift stessa divide le proprie canzoni in tre categorie: quelle “da penna d’oca”, che suonano «come una lettera scritta dalla bisnonna di Emily Dickinson mentre cuciva una tenda di pizzo», quelle “da penna stilografica”, che hanno «trame o riferimenti moderni ma con un tocco poetico», e quelle “da penna glitterata”: «frivole, spensierate, vivaci, sincopate perfettamente al ritmo».
«Ha osservato come i giovani formano le loro identità, le loro verità, e ha escogitato un modo per scrivere canzoni che parlassero di questo e onorassero anche la tradizione cantautorale da cui proviene», ha scritto il critico Sam Sanders su Vulture. «Non dirò mai che è un’artista d’avanguardia, ma è molto più innovativa di quanto non si creda».
Nessuno degli album di Swift può comunque essere considerato particolarmente sperimentale, sofisticato o all’avanguardia: una delle principali critiche che le vengono avanzate è anzi che la sua musica sia tendenzialmente monotona e ripetitiva. «Le sue canzoni parlano di dubbi e vulnerabilità. Le sue melodie sono orecchiabili, tendono ad usare una ristretta estensione vocale e ripetono molte note. Ciò rende effettivamente la sua musica meno complessa di quella di altri artisti, ma la rende anche più facile da digerire», ha detto Nate Sloan, musicologo della University of Southern California.
Per gran parte della sua carriera, però, le discussioni su Taylor Swift si sono incentrate non tanto sulla qualità della sua musica, quanto sul suo personaggio pubblico, nel bene e nel male. Da una parte, Swift è nota da sempre per il suo rapporto strettissimo con i fan, con cui parlava direttamente su Tumblr e Twitter nei primi anni della sua carriera, invitandone alcuni a partecipare a sessioni private speciali in cui presentava in anticipo le proprie canzoni, e instaurando con loro un rapporto di forte complicità.
Dall’altra, diventata molto famosa quando non aveva ancora vent’anni, Swift è stata come tante altre popstar enorme oggetto di gossip, curiosità e critiche, rivolte soprattutto al fatto che abbia avuto diversi fidanzati – tra cui Joe Jonas, Taylor Lautner, Jake Gyllenhaal, John Mayer, Harry Styles, Tom Hiddleston e Calvin Harris – e amiche – Emma Stone, Selena Gomez, Blake Lively e Cara Delevingne tra le tante – molto famose. Il fatto che scrivesse spesso delle sue relazioni nelle canzoni ha alimentato e continua ad alimentare le speculazioni sulla sua vita privata, che ha cominciato a tenere molto più riservata solo negli ultimi anni.
Un altro argomento che ha a lungo portato le persone ad avere forti opinioni su Swift come persona prima che come artista furono le vicissitudini che coinvolsero lei e il rapper Kanye West. Nel 2009 West fece irruzione sul palco degli MTV Video Music Awards mentre Swift ritirava il premio per il miglior video musicale, per “You belong with me”, dicendo che avrebbe dovuto vincere Beyoncé. Fu un momento strano e imbarazzante per West ma all’epoca il suo personaggio non era ancora screditato come lo è oggi, e perciò ne uscì male principalmente Swift.
Anni dopo, nel 2016, West citò Swift in un verso della sua canzone “Famous”, in cui diceva: «penso che io e Taylor Swift potremmo ancora scopare, ho reso io famosa quella stronza». Swift si lamentò pubblicamente del verso, e per alcune settimane lei, West e la sua moglie dell’epoca, Kim Kardashian, si scambiarono accuse pubbliche, accusandosi a vicenda di mentire riguardo al fatto che quelle parole fossero state o meno concordate.
«Taylor era a un vero picco di popolarità: aveva vinto il Grammy per il miglior album con 1989, tutti parlavano di lei. Ma come succede spesso con le donne molto popolari, ha cominciato a essere anche molto criticata: aveva troppi fidanzati, troppe amiche, era troppo magra. “Famous” è stato il culmine di questa retorica», dice Ellie Schnitt, autrice del podcast Taylor Talk, dedicato alla carriera della cantante. «Kim Kardashian ha cominciato a chiamarla “serpe”, e tantissime persone che sembravano sue amiche le hanno voltato le spalle. La gente diceva di aver sempre saputo che fosse una falsa, dicevano che faceva la vittima apposta. È stato un periodo davvero difficile anche per i suoi fan. Poi, lei si è presa una pausa dalla vita pubblica per un po’».
L’attuale ondata di popolarità, incomparabile a quelle precedenti, è cominciata nel 2020: alla fine del 2022 il Washington Post ha definito la sua presenza nel panorama culturale internazionale «travolgente», dicendo che Swift «è quella rara figura che riesce a dominare la cultura pop in ogni momento», che «mantiene una presa indistruttibile sul nostro mondo sempre più frammentato». Il suo ultimo album, Midnights, è diventato il primo a vendere più di un milione di copie fisiche, tra CD e vinili, dal 2015, e ha battuto vari record di vendite e streaming. La sua musica è stata elogiata da musicisti molto influenti come Paul McCartney, Ringo Starr, Billy Joel, Mick Jagger, Madonna, Dolly Parton e Bruce Springsteen. Il presidente del Cile Gabriel Boric si è ripetutamente definito suo fan in pubblico.
Questa popolarità è dovuta a vari fattori, per primo un cambiamento nella percezione pubblica della sua immagine. A partire dal 2019 Swift ha cominciato a esprimersi molto più apertamente a favore di candidati e cause progressiste, dalla difesa dei diritti della comunità LGBTQ+ (di cui vari fan sospettano lei faccia parte in quanto bisessuale, benché lei non abbia mai fatto coming out né abbia voluto confermare le voci in merito). In precedenza non si era mai espressa sulle sue posizioni politiche, non aveva preso posizione pubblicamente nelle elezioni presidenziali del 2016 (quelle vinte da Donald Trump contro Hillary Clinton) ed era rimasta in silenzio quando il neonazista statunitense Andrew Anglin aveva detto pubblicamente che pensava che Swift fosse «segretamente una nazista che sta semplicemente aspettando il momento in cui Donald Trump le renderà sicuro uscire allo scoperto e annunciare la sua agenda ariana al mondo».
Swift ha poi detto di aver sempre votato per i candidati Democratici alla presidenza, ma di non aver espresso apertamente il suo sostegno a Clinton per via della sua pessima reputazione in quel periodo. «Sarei stata utile o avrei peggiorato la situazione? Avrebbero fatto commenti sul fatto che eravamo due donne bugiarde e sgradevoli?», si è chiesta in un’intervista a Vogue. «Letteralmente milioni di persone mi avevano chiesto di sparire, così sono scomparsa». Nel documentario Netflix Miss Americana spiega anche che i suoi genitori, che hanno sempre lavorato molto sulla sua carriera, erano contrari a una sua presa di posizione politica perché temevano per la sua sicurezza. A partire dalle elezioni di metà mandato del 2018, però, Swift ha cominciato apertamente a sostenere candidati Democratici, e nel 2020 si è espressa chiaramente a favore di Joe Biden.
Nel frattempo Swift ha dedicato una parte importante delle sue risorse a gestire le conseguenze di una disputa con un importante manager musicale, Scooter Braun. Nel 2019 Braun aveva acquistato da Scott Borchetta i diritti di tutta la musica e i video prodotti da Swift prima che passasse all’etichetta discografica Republic Records nel 2018, inclusi quindi i suoi primi sei album. Questo voleva dire che chiunque volesse concedere in licenza una delle sue vecchie canzoni per riprodurla in uno show televisivo, un film o una pubblicità avrebbe dovuto chiedere il permesso a Braun e pagargli un canone di licenza. Swift aveva provato a comprare i diritti ma non c’era riuscita e aveva vissuto molto male il fatto che fossero venduti a Braun, che aveva lavorato con Kanye West durante gli anni della faida tra i due musicisti, ritenendo che non avrebbe gestito il suo catalogo con il rispetto necessario.
Braun cominciò a dare il permesso di utilizzare la musica di Swift – inclusi alcuni progetti che non erano mai stati pubblicati – senza il suo consenso, e dopo alcuni mesi di forti disaccordi decise di vendere il suo catalogo a un gruppo di private equity guidato da Roy E. Disney, nipote di Walt Disney, senza che Swift ne fosse a conoscenza. A partire dal 2021 Swift ha quindi cominciato a re-incidere i propri primi sei album, arricchendoli con nuove versioni delle canzoni originali, collaborazioni con altri artisti famosi e pezzi che all’epoca non erano stati pubblicati. In aggiunta, Swift ha anche pubblicato alcuni video musicali girati da lei stessa.
I primi – Fearless (Taylor’s Version) e Red (Taylor’s Version) – sono usciti nel 2021 con l’intenzione di sostituire gli originali e far crollare così il loro valore, in un’operazione che le è valsa nuove celebrazioni da parte della critica e ha riportato l’attenzione sulla prima parte della sua carriera. «Doveva essere un piccolo progetto laterale, ma ha ottenuto un’attenzione enorme, probabilmente perché permette anche ai nuovi fan di riprendere e imparare a conoscere i suoi primi album, e perché suscita una fortissima nostalgia tra chi la ascoltava già quando aveva dodici o tredici anni», spiega Ellie Schnitt.
A contribuire alla rivalutazione di Taylor Swift da parte di molte persone che non l’avevano presa molto sul serio in precedenza sono stati folklore ed evermore. I due album dai suoni più indie sono usciti nel 2020 e sono stati prodotti insieme al produttore Jack Antonoff – amico di lunga data di Swift e molto presente nel pop contemporaneo americano – e ad Aaron Dessner, musicista dei The National. I dischi sono riusciti a far apprezzare Swift anche a quella parte della critica musicale americana più sensibile ai successi di vendite, e l’autorevolezza di Dessner ha contribuito ad alimentare lo sdoganamento di Swift presso un’altra parte della critica. Le storie di evoluzione culturale – reali o apparenti – ottengono sempre e ovunque grandi accoglienze.
Infine, parte dell’enorme successo del momento è dovuta senza dubbio a TikTok, che ha fatto conoscere Swift a moltissimi nuovi e giovani ascoltatori all’oscuro delle polemiche e delle opinioni più critiche. Sui social network i video che la mostrano concentrata e dedicata ai fan durante l’Eras Tour, intenta a cantare e ballare quasi senza pause per più di tre ore a serata per mesi, hanno alzato le aspettative sui suoi concerti, convincendo a comprare il biglietto anche molte persone che non sono necessariamente fan della prima ora.
@taylorerastour OBSESSED WITH THIS PERFORMANCE! @sara #foxboroughtstheerastour #tstheerastour #taylorswift #swiftok #ts #live ♬ my tears ricochet – Taylor Swift