Dieci giovani calciatori italiani che si sono fatti notare
Nelle ultime settimane le Nazionali maschili hanno riportato un po’ di entusiasmo, e di vittorie, in un movimento che ne aveva bisogno
Domenica la Nazionale di calcio maschile Under 19 ha vinto gli Europei di categoria battendo in finale il Portogallo. Era da vent’anni che una selezione italiana Under 19 non vinceva un Europeo, anche se negli ultimi anni ci era andata spesso vicina: nel 2016 e nel 2018 fu battuta in finale, l’anno scorso si fermò invece in semifinale. L’arrivare spesso in fondo ai tornei senza riuscire a vincerli è una cosa che di recente hanno avuto in comune tutte le nostre nazionali giovanili, e quest’estate sembrava dovesse continuare così. A inizio giugno la Nazionale Under 20 aveva infatti perso la finale dei Mondiali in Argentina contro l’Uruguay, dopo essere arrivata in semifinale sia nel 2019 che nel 2017.
Per la Nazionale Under 21 gli Europei in Romania sono stati invece piuttosto deludenti. Nonostante la presenza di giocatori di qualità e già piuttosto esperti come Sandro Tonali, Wilfried Gnonto, Destiny Udogie e Giorgio Scalvini, non si è andati nemmeno oltre la fase a gironi. Gli Europei in questa categoria sono deludenti ormai da diversi anni. L’ultima vittoria risale al 2004 e dato che i risultati ottenuti agli Europei qualificano per le Olimpiadi, l’Italia non ne gioca una dal 2008.
Dopo la vittoria dell’Under 19 e la finale giocata dall’Under 20, tuttavia, i prossimi anni per l’Under 21 — e in proiezione anche per la Nazionale maggiore, che ne ha bisogno — potrebbero essere particolarmente interessanti, vista la presenza di diversi giocatori che quest’estate si sono fatti notare e di cui sentiremo ancora parlare, tenendo sempre a mente che il salto dal calcio giovanile al professionismo non è mai una cosa scontata.
Giacomo Faticanti
È uno dei quattro che hanno giocato sia i Mondiali Under 20 che gli Europei Under 19. Di lui si parla già da tempo, soprattutto negli ambienti romani: è cresciuto nel Frosinone, gioca come mediano o centrocampista difensivo, è stato a lungo capitano delle giovanili della Roma e ha esordito in prima squadra con José Mourinho nel 2022. È bravo in particolare nei recuperi palla e nel far ripartire le azioni dalla propria metà campo. In Nazionale è stato usato a protezione della difesa dopo una pesante sconfitta ai gironi contro il Portogallo, e da lì il torneo dell’Italia è cambiato.
Francesco Pio Esposito
È l’altro dei quattro (oltre a Niccolò Pisilli e Luca Lipani) ad aver giocato sia i Mondiali Under 20 che gli Europei Under 19. Di lui si è parlato perché ha due fratelli, tutti calciatori, tutti cresciuti nelle giovanili dell’Inter: Sebastiano ha appena terminato una stagione in prestito al Bari mentre Salvatore gioca nello Spezia. E allo Spezia, in Serie B, potrebbe finire anche Francesco Pio, che nell’ultima stagione, da centravanti dell’Inter Primavera, ha segnato 15 gol.
Sebastiano Desplanches
È stato eletto miglior portiere del Mondiale Under 20 e alcune sue parate d’istinto sono girate molto online. Ha vent’anni, è cresciuto prima nelle giovanili dell’Inter e poi in quelle del Milan. Nel 2022 è stato comprato dal Vicenza, che nella scorsa stagione lo ha dato in prestito al Trento in Serie C e che in questi giorni lo ha venduto al Palermo, che in Serie B si sta ricostruendo sotto la nuova e ambiziosa proprietà del City Football Group.
Cesare Casadei
È passato per le giovanili dell’Inter anche Cesare Casadei, ceduto al Chelsea un anno fa per oltre 10 milioni di euro ancora prima di esordire tra i professionisti in Italia. È probabilmente il giovane italiano su cui ci sono più aspettative. Gioca come centrocampista offensivo ma a volte sembra più un centravanti, un ruolo di cui l’Italia ha molto bisogno. Ai Mondiali Under 20 in Argentina è stato sia capocannoniere (7 gol segnati) che miglior giocatore, un riconoscimento che in questa categoria è molto considerato, visti quelli che lo hanno vinto in passato: Paul Pogba, Sergio Aguero, Lionel Messi, Robert Prosinecki e Diego Armando Maradona, per dirne alcuni.
Cher Ndour
Anche Cher Ndour, centrocampista dell’Under 19, fu comprato da una grande squadra europea, il Benfica, ben prima di esordire tra i professionisti. Nel 2020 il club portoghese lo acquistò dall’Atalanta, mentre in precedenza aveva giocato a Brescia, dove è nato nel 2004 da madre italiana e padre senegalese. Quest’anno ha esordito in campionato con il Benfica, squadra nota per come lavora con i giovani, e pochi giorni fa è stato comprato dal Paris Saint-Germain, che invece è noto per la qualità che cerca nei suoi giocatori. Ndour, oltre a essere tecnicamente sopra la media e già pronto fisicamente, è un cosiddetto centrocampista box-to-box, cioè bravo ad accompagnare le transizioni della squadra dalla difesa all’attacco.
Tommaso Baldanzi
Baldanzi è trequartista, ha giocato i Mondiali Under 20 ed è stato uno dei giocatori fondamentali per la Nazionale, come nella scorsa stagione lo era già stato per l’Empoli in 26 partite di campionato, molte delle quali da titolare, segnando peraltro diversi gol decisivi, come quello contro l’Inter a San Siro. È un giocatore molto tecnico, sempre a suo agio nella gestione del pallone e molto rapido nei movimenti. Da tempo si parla dell’interessamento nei suoi confronti di Juventus e Milan.
Simone Pafundi
L’altro protagonista con l’Under 20 è stato Simone Pafundi, già convocato in Nazionale maggiore da Roberto Mancini e stimato da tanti giocatori più esperti, come Marco Verratti, che lo ha definito il miglior giovane inserito di recente nel giro della Nazionale. Finora ha giocato come trequartista o esterno d’attacco, ma nella passata stagione l’Udinese lo ha fatto entrare in campo soltanto per pochi minuti, e in appena nove partite. Dei suoi Mondiali Under 20 ci si ricorda soprattutto la punizione decisiva segnata allo scadere nella semifinale contro la Corea del Sud.
Michael Kayode
È il terzino destro di origini nigeriane che ha deciso la finale degli Europei Under 19 con l’unico gol della partita. Ha 19 anni, è cresciuto nelle giovanili della Juventus ma ora è della Fiorentina, con cui deve ancora esordire, anche se è già stato convocato in prima squadra. Agli Europei ha colpito per come ha saputo bilanciare compiti offensivi e difensivi.
Luis Hasa
Nell’Under 19 Luis Hasa si è fatto notare in particolare per qualità tecnica e abilità sui calci piazzati o dalla distanza: ha fatto il cross del gol decisivo di Kayode in finale, ha segnato ai gironi contro la Polonia e durante il torneo ha fornito altri tre assist decisivi. È stato quindi uno dei giocatori più influenti. Gioca con la Primavera della Juventus ed è nato a Sora, nel Lazio, da genitori albanesi. Dopo l’Europeo potrebbe essere aggregato alla prima squadra.
Samuele Vignato
È il fratello minore di Emanuel, che esordì in Serie A a 16 anni e dal 2020 è di proprietà del Bologna. I due sono veronesi e hanno origini brasiliane. Come Emanuel, anche Samuele è cresciuto nel Chievo Verona e nel 2021, dopo il fallimento del club veneto, è stato ingaggiato dal Monza, allora in Serie B. Come il fratello, può giocare come trequartista, seconda punta o esterno. Agli Europei Under 19 è stato il fulcro di tutte le azioni offensive, alternando passaggi decisivi a gol.
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