L’economia cinese è cresciuta meno del previsto nel secondo trimestre
Secondo i dati aggiornati sul Prodotto Interno Lordo (PIL) della Cina, nel secondo trimestre di quest’anno l’economia è cresciuta più lentamente del previsto. Il PIL è cresciuto soltanto dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precedente e del 6,3 per cento in confronto a un anno fa. Dopo che a dicembre è stata stabilita la fine delle restrizioni e della strategia zero Covid gli economisti si attendevano una ripartenza sostenuta dell’economia cinese, che però sta crescendo a ritmi molto minori del passato. La debolezza economica della Cina è un rischio per l’economia globale: un calo consistente della domanda cinese avrebbe effetti sicuramente negativi sulle esportazioni dei paesi occidentali in Cina e potrebbe accentuare la tendenza al rallentamento globale dell’economia.
Tra le cause di questo rallentamento ci sono esportazioni più basse del solito – soprattutto rispetto a prima della pandemia – consumi interni piuttosto deboli, una disoccupazione abbastanza grave, soprattutto tra i più giovani. Gli analisti imputano gran parte del rallentamento cinese ad alcune tendenze negative del settore immobiliare, che ha guidato la crescita cinese per anni, che vale circa un quarto del PIL del paese e che oggi è in grande sofferenza.
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