Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso della CGIL contro la decisione del governo di dimezzare la durata dello sciopero dei treni del 13 luglio
Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato da Filt Cgil, la sezione della Cgil che si occupa dei trasporti, contro il dimezzamento della durata dello sciopero dei treni di giovedì 13 luglio, che era stato deciso dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Lo sciopero coinvolgeva i lavoratori di Trenitalia e Italo. Sarebbe dovuto durare dalle 3 di mattina di giovedì alle 2 di venerdì, ma il giorno prima il ministro aveva stabilito con un’ordinanza che il servizio dovesse essere ristabilito a partire dalle 15, riducendo la durata dello sciopero da 23 a 12 ore.
Un accoglimento del ricorso non avrebbe avuto conseguenze sullo svolgimento dello sciopero, dal momento che si era già concluso, ma avrebbe evitato a sindacati e lavoratori eventuali sanzioni amministrative derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza. Al momento comunque non è chiaro se ci siano casi di questo genere, cioè se ci siano lavoratori che non hanno rispettato l’obbligo di concludere lo sciopero alle 15.
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