L’incendio della “Venere degli Stracci”, a Napoli
L'opera di Michelangelo Pistoletto era esposta in piazza Municipio: è bruciata per cause sconosciute, ma si ipotizza la natura dolosa
Nella notte tra martedì e mercoledì un incendio ha distrutto l’installazione artistica Venere degli Stracci, di Michelangelo Pistoletto, che dal 28 giugno era esposta in piazza Municipio, nel centro di Napoli.
L’installazione è una delle più note opere di Pistoletto, tra i più famosi artisti italiani contemporanei della corrente dell’“arte povera”. È una riproduzione della statua Venere con mela dello scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, affiancata da un cumulo di stracci: è stata realizzata per la prima volta nel 1967 e ne esistono varie versioni in diversi musei di tutto il mondo. Quella incendiata era stata realizzata da Pistoletto appositamente per Napoli. L’installazione incendiata era alta circa 10 metri e, oltre alla statua della Venere realizzata in gesso e resina, consisteva in un’impalcatura metallica ricoperta di stracci.
L’incendio che ha distrutto l’opera è cominciato verso le 5:30, come testimoniato dai video realizzati da diverse persone che si trovavano nei paraggi in quel momento: per ora non se ne conoscono le cause e ci sono indagini in corso.
La prima ipotesi degli investigatori è che l’incendio sia di natura dolosa. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha anche detto di aver saputo dalla Fondazione Pistoletto «che negli ultimi giorni c’era una specie di gara sui social di gente che invitava a bruciare la statua». Anche l’assessore alla Sicurezza del comune, Antonio De Iesu, ha detto che «sicuramente si tratta di un atto vandalico». Manfredi ha detto che nei prossimi giorni verrà organizzata una raccolta fondi per ricostruire l’opera: «Lanceremo una raccolta di fondi, proprio per fare in modo che questa ricostruzione avvenga anche da una partecipazione popolare. Ne rifaremo tante, finché l’arte e la bellezza non prevarranno come già prevalgono nella nostra città».