A Parigi il parcheggio dei SUV costerà di più
Secondo il comune le tariffe più alte serviranno a disincentivare la presenza e l'acquisto di automobili più ingombranti e inquinanti in città
Da alcune settimane a Parigi si discute di una nuova regola approvata dal consiglio comunale che impone tariffe di parcheggio più alte per i SUV rispetto alle automobili di minori dimensioni. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal prossimo anno e ha l’obiettivo di ridurre la quantità di auto voluminose, pesanti e inquinanti all’interno della città. Le nuove tariffe dovrebbero disincentivare l’uso e l’acquisto dei SUV da parte dei parigini, ma non tutti sono convinti della loro utilità e dei risultati che si potranno ottenere.
I SUV, gli “sport utility vehicle”, sono tra i veicoli a motore più venduti degli ultimi anni a livello globale e tra quelli più pubblicizzati e promossi dalle aziende automobilistiche. Più pesanti di buona parte degli altri tipi di veicoli, inquinano di più (in proporzione anche nelle loro versioni ibride) e richiedono molte più risorse per essere prodotti. Secondo varie analisi sono inoltre meno sicuri non solo per i pedoni e i ciclisti, ma anche per chi circola con automobili più piccole e con una minore massa. Per questi motivi negli ultimi anni varie città in giro per il mondo hanno adottato regole speciali per ridurre la presenza dei SUV nei propri centri cittadini.
Si stima che a Parigi circolino circa 1,15 milioni di veicoli privati e che il 15 per cento circa di questi siano SUV. Nel 2018 le automobili di questo tipo in città erano circa 108mila, mentre oggi sono almeno 170mila: un aumento del 60 per cento in poco meno di cinque anni. Più voluminosi delle automobili normali, i SUV non sono sempre adatti alle vie più strette e contribuiscono a creare il traffico sui grandi boulevard, senza contare le maggiori emissioni inquinanti che producono.
La nuova regola per le tariffe di parcheggio più alte non sarà comunque applicata allo stesso modo a tutti i SUV. Il provvedimento approvato il mese scorso fa distinzione tra i modelli inquinanti, a motore termico, e quelli elettrici. I proprietari dei primi dovranno pagare di più per il parcheggio, mentre quelli dei secondi saranno esentati come avviene già per chi possiede altri tipi di veicoli elettrici. L’esenzione riguarderà un numero limitato di SUV, considerato che nel 2022 quelli elettrici immatricolati a Parigi erano appena il 2,2 per cento del totale. Le vendite dei SUV elettrici sono comunque in sensibile aumento e in futuro dovrà essere affrontato anche questo problema.
La nuova decisione rientra nelle numerose politiche adottate negli ultimi anni dalla sindaca Anne Hidalgo, che con il proprio governo della città ha via via introdotto varie misure per disincentivare l’utilizzo dell’automobile, creando per esempio nuove aree pedonali, piste ciclabili e zone nelle quali c’è il limite dei 30 chilometri orari per la circolazione dei veicoli. In poco più di dieci anni, secondo la sindaca, il traffico a Parigi è diminuito del 40 per cento e si è ridotto sensibilmente l’inquinamento atmosferico.