Il Dipartimento di Giustizia statunitense non ritiene più che Donald Trump debba godere dell’immunità nella causa in cui è accusato di aver diffamato la giornalista Jean Carroll

(AP Photo/Alex Brandon, File)
(AP Photo/Alex Brandon, File)

Martedì 11 luglio il Dipartimento di Giustizia statunitense ha detto di non ritenere più che l’ex presidente Donald Trump debba avere diritto all’immunità nella causa per diffamazione in cui è accusato dalla giornalista E. Jean Carroll, per aver negato di aver abusato sessualmente di lei. Secondo il Dipartimento, Trump «potrebbe essere stato motivato da un ‘rancore personale’ derivante da eventi accaduti molti anni prima di diventare presidente», e per questo non può avvalersi dell’immunità.

Carroll aveva denunciato Donald Trump per violenza sessuale e diffamazione a novembre del 2022 per aver abusato sessualmente di lei in un grande magazzino di lusso a New York nel 1996 e per averlo poi negato nel 2022. Carroll aveva già accusato Trump di stupro e l’aveva già denunciato per diffamazione nel 2019, quando lui era ancora presidente, ma lui aveva negato le accuse rispondendo a delle domande di alcuni giornalisti e sostenendo che Carroll si fosse inventata tutto per «cercare di vendere il suo nuovo libro».

Inizialmente, il Dipartimento di Giustizia, sia sotto l’amministrazione di Trump che quella di Biden, aveva affermato che Trump avesse agito nell’ambito delle sue funzioni di presidente quando aveva negato le accuse nel 2019. A maggio del 2023 una giuria federale aveva però stabilito che Trump aveva abusato di Carroll nel 1996 e l’aveva condannato a risarcirla con 5 milioni di dollari per percosse e diffamazione e questo verdetto ha portato il Dipartimento di Giustizia a riconsiderare la sua posizione sull’immunità dell’ex presidente. Secondo il Dipartimento di Giustizia «non ci sono prove adeguate» per concludere che Trump stesse agendo nell’ambito del suo lavoro o al servizio del governo degli Stati Uniti «quando ha negato di aver aggredito sessualmente la signora Carroll».

E. Jean Carroll aveva potuto denunciare Donald Trump a distanza di così tanti anni grazie all’Adult Survivors Act, una legge recentemente approvata dallo stato di New York per consentire alle vittime di violenza sessuale di fare causa anni dopo la violenza subita. A seguito di questa decisione la causa civile potrà proseguire e il processo si terrà a gennaio 2024.