Il governo contribuirà a finanziare il nuovo stadio di Venezia
Metterà circa un terzo dei 300 milioni stimati per costruire il “Bosco dello Sport”, che era stato escluso dai fondi del PNRR
Il Comune di Venezia ha annunciato che il governo contribuirà in parte alla realizzazione del “Bosco dello Sport”, un progetto che prevede la costruzione di strutture sportive in un’area adiacente all’aeroporto Marco Polo di Tessera, a est di Mestre e a ridosso della laguna. Il destino del progetto era incerto da quando lo scorso aprile la Commissione Europea aveva deciso che non poteva essere incluso nel PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza con cui il governo italiano prevede di spendere i finanziamenti europei del Recovery Fund. Ora con un decreto il governo ha stabilito che finanzierà con 93,5 milioni di euro il progetto, la quota che inizialmente doveva essere coperta dai fondi europei, pari a circa un terzo del costo complessivo dell’opera.
Il Bosco dello Sport dovrebbe ospitare uno stadio di circa 20mila posti destinato principalmente al calcio ma pensato anche per il rugby, e un palazzetto dello sport per la squadra locale di basket, la Reyer, che è di proprietà di Luigi Brugnaro, attuale sindaco di Venezia e tra i promotori del progetto. Sono previsti un centro di medicina, istituti di educazione fisica e una piscina olimpionica, oltre a grandi aree verdi, parcheggi e strade. Del progetto si parla ormai da anni, data l’inadeguatezza delle strutture sportive esistenti a Venezia e Mestre.
La stima del costo complessivo è di 300 milioni di euro, che in parte si sarebbero dovuti finanziare con il PNRR. Il motivo per cui la Commissione Europea aveva escluso questo progetto e quello per il rifacimento dello Stadio Franchi di Firenze è che nessuno dei due poteva essere considerata un’opera di “riqualificazione urbana e sociale”, condizione necessaria per ricevere i fondi. Brugnaro comunque aveva detto che avrebbe sostenuto il progetto a prescindere dal parere della Commissione Europea.
Il governo italiano quindi coprirà la quota che non verrà finanziata dal PNRR, mettendo i soldi che serviranno a costruire il palazzetto del basket, le aree verdi e le cosiddette “opere di urbanizzazione interna”, cioè lavori che in genere riguardano la rete idrica, l’illuminazione pubblica, gli spazi di sosta e le strade residenziali. Invece il comune si farà carico delle infrastrutture di viabilità e dello stadio vero e proprio con 210 milioni di euro.
Il decreto del governo modifica parzialmente il piano degli interventi: sono state tolte le strutture commerciali e direzionali, riducendo significativamente gli edifici da costruire, mentre dovrebbero essere incrementate quelle con funzioni culturali e mediche. Sono previsti anche 79 ettari di aree verdi e la piantumazione di 100mila alberi e arbusti.