Martedì ha già superato lunedì come giorno più caldo mai registrato
È stata raggiunta una temperatura media globale di 17,18 °C, dicono le rilevazioni satellitari
Martedì 4 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato a livello globale, secondo i dati analizzati dai Centri nazionali per la previsione ambientale (NCEP) del Servizio meteorologico nazionale del governo degli Stati Uniti. Già lunedì 3 era stato battuto il record per il giorno più caldo mai registrato, ma è già stato superato e come probabilmente succederà ancora nel corso di quest’estate.
Lunedì la temperatura media globale aveva raggiunto i 17,01 °C: il massimo precedente risaliva all’agosto del 2016, cioè all’estate dell’anno più caldo a memoria umana, ed era pari a 16,92 °C. Martedì sono stati raggiunti i 17,18 °C. Ai nuovi record hanno contribuito le varie ondate di calore che nell’ultimo periodo hanno interessato diverse aree del pianeta. Entrambi fanno riferimento ai dati storici di cui disponiamo: il rilevamento della temperatura media globale viene realizzato utilizzando i dati satellitari dalla fine degli anni Settanta dello scorso secolo.
Le notizie sul giorno più caldo sono arrivate a pochi giorni di distanza dalle prime conferme sul mese di giugno appena finito, che si è rivelato il più caldo mai registrato nel Regno Unito.
Le ondate di calore delle ultime settimane sono state attribuite alle condizioni atmosferiche locali in combinazione con l’arrivo del nuovo El Niño, sui cui effetti, soprattutto per quanto riguarda l’Europa, ci sono comunque ancora incertezze. Con “El Niño” si indica l’insieme di fenomeni atmosferici che si verifica periodicamente nell’oceano Pacifico e che influenza il clima in buona parte del pianeta, contribuendo tra le altre cose all’aumento della temperatura media globale. Gli effetti di El Niño sono diventati via via più significativi anche a causa degli effetti del riscaldamento globale dovuto all’aumento delle emissioni di anidride carbonica e altri gas serra, soprattutto per via delle attività umane.
Nella parte meridionale degli Stati Uniti da settimane si registrano alte temperature ed eventi atmosferici estremi, mentre in Cina prosegue da giorni una intensa ondata di calore con temperature al di sopra di 35 °C in buona parte del paese. Nel Nord Africa sono state registrate temperature intorno ai 50 °C. In Antartide, dove ora è inverno, sono state rilevate anomalie nelle temperature con massime più alte del solito, che hanno contribuito a una accelerazione nella fusione del ghiaccio. In una delle stazioni di rilevamento antartiche è stata rilevata una temperatura di 8,7 °C, un nuovo record per il mese di luglio.
In questa prima fase dell’estate le ondate di calore hanno interessato soprattutto la Spagna, ma sono state rilevate anomalie anche più a nord. Di recente è stato segnalato un aumento della temperatura nei mari attorno al Regno Unito e all’Irlanda, di 3-4 °C in più rispetto alla media registrata negli anni scorsi in questo periodo.
È sempre difficile fare previsioni sull’andamento delle temperature nel breve periodo, ma secondo gli esperti è probabile che nel corso delle prossime settimane saranno superati nuovi record, sempre a causa di El Niño e di altri effetti riconducibili al cambiamento climatico.