A mezzanotte di mercoledì inizierà una tregua tra l’ultimo gruppo di guerriglieri attivo in Colombia e l’esercito del paese
L’ultimo gruppo di guerriglieri attivo in Colombia, l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), ha annunciato che a mezzanotte di mercoledì inizierà una tregua con l’esercito del paese, che è stata confermata anche dal ministero della Difesa. L’ELN ha detto che comunque si difenderà da eventuali atti di aggressione dell’esercito o da altri gruppi armati. La tregua durerà circa un mese ed è la prima fase di un più ampio cessate il fuoco previsto da un accordo raggiunto il 9 giugno fra il governo colombiano e i leader dell’ELN, con la mediazione di Cuba.
Il cessate il fuoco vero e proprio inizierà il 3 agosto e avrà una durata di sei mesi: se rispettato, sarebbe la più lunga interruzione nelle ostilità fra il governo colombiano e l’ELN dalla sua nascita, nel 1964. Il movimento è un gruppo di guerriglieri marxisti-leninisti con circa 3.500 membri, ed è considerato l’ultimo gruppo armato di sinistra ancora attivo in Colombia. L’ELN è accusato di finanziarsi tramite le operazioni minerarie illegali e il traffico di stupefacenti.
C’è però qualche scetticismo sulla riuscita del processo di pace: lo stesso giorno in cui a giugno era stato annunciato il cessate il fuoco l’ELN aveva ucciso tre poliziotti, e la settimana prima le forze del governo avevano ucciso sei guerriglieri.
Il presidente colombiano Gustavo Petro, insediatosi nell’agosto del 2022 e a sua volta ex membro del gruppo rivoluzionario M-19, attivo negli anni Settanta e Ottanta, aveva promesso in campagna elettorale di portare a compimento il processo di pace con i gruppi armati ancora attivi nel paese. Nel 2016 il governo colombiano firmò un trattato di pace con il principale di questi gruppi, le FARC.