Il presidente del Senegal Macky Sall, contestato da tempo, ha detto che non si ricandiderà per un terzo mandato alle elezioni del 2024
Il presidente del Senegal Macky Sall ha detto che non si ricandiderà per un terzo mandato alle elezioni presidenziali del 2024, una possibilità su cui nel paese circolavano molte voci e parecchie polemiche. Sall governa il Senegal dal 2012 ed è stato rieletto nel 2019: da tempo però è considerato sempre più autoritario ed è stato accusato di voler zittire e reprimere i suoi principali rivali politici. In un discorso trasmesso in diretta sulla sua pagina Facebook ufficiale, Sall ha detto che quello cominciato nel 2019 «è stato il suo secondo e ultimo mandato», e che la sua decisione «ponderata con attenzione» è quella di non presentarsi come candidato alle elezioni del 25 febbraio del 2024, anche se a suo dire la Costituzione gliene darebbe il diritto.
L’eventualità che Sall potesse essere eletto per un terzo mandato aveva provocato grandi proteste da parte di chi riteneva che il presidente avrebbe potuto ridurre ulteriormente le libertà democratiche, come è stato accusato di aver fatto durante i suoi due mandati. Tra le altre cose, negli ultimi due anni Sall è stato accusato di essere coinvolto nell’arresto e nella condanna a due anni di carcere del leader dell’opposizione Ousmane Sonko, che secondo i suoi sostenitori è stata decisa proprio per impedirgli di candidarsi alle elezioni presidenziali. Il mese scorso la condanna di Sonko aveva provocato proteste e scontri in cui erano morte almeno 9 persone.