In Francia le proteste si sono ridotte
Quelle della notte scorsa sono state meno violente, ma si discute molto dell'attacco alla casa di un sindaco
Nella notte tra domenica e lunedì le proteste per l’uccisione del diciassettenne Nahel M. in Francia sono state meno violente e partecipate rispetto ai giorni scorsi: il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha detto che in tutto il paese sono state arrestate 157 persone, a fronte delle 718 che erano state arrestate nella notte precedente. Lunedì mattina Darmanin ha detto anche che nella notte un vigile del fuoco è morto nella notte nel comune di Saint-Denis, a nord di Parigi, mentre cercava di spegnere un incendio che aveva coinvolto diverse auto in un parcheggio sotterraneo: al momento però non è chiaro se l’incendio fosse stato causato dai manifestanti.
La situazione è stata prevalentemente calma un po’ dappertutto, con solo piccoli scontri tra manifestanti e polizia nelle periferie di Parigi, a Lione e Marsiglia, non paragonabili a quelli di giovedì, venerdì e sabato quando migliaia di manifestanti avevano attaccato le stazioni di polizia di varie città, saccheggiato negozi, incendiato centinaia di veicoli e si erano scontrati con i poliziotti, ferendone in tutto più di 700.
Intanto domenica sera il presidente francese Emmanuel Macron ha presieduto una riunione di emergenza del governo, e ha convocato per martedì più di 220 sindaci delle città in cui ci sono state le principali violenze per per discutere della situazione e di come gestire eventuali nuove proteste.
Tra gli episodi di violenza dei giorni scorsi di cui si sta continuando a discutere molto in Francia ce n’è uno accaduto nella notte tra sabato e domenica a L’Hay-les-Roses, piccola città a sud di Parigi. All’1:30 di notte un gruppo di manifestanti ha attaccato l’abitazione del sindaco, Vincent Jeanbrun, mentre lui si trovava in municipio.
Secondo la procura, un gruppo di persone si è radunato fuori da casa di Jeanbrun, dove si trovavano sua moglie Melanie Nowak e le sue figlie, di 5 e 7 anni. Gli aggressori avevano cercato di sfondare la bassa recinzione attorno alla casa con un’auto e poi l’avevano incendiata.
Cercando di scappare con le figlie dal giardino sul retro, mentre gli aggressori lanciavano fuochi d’artificio e petardi contro di loro, Nowak si è rotta una gamba. È stata ferita anche una delle figlie. Jeanbrun, che ha 39 anni ed è un esponente del partito di centrodestra Les Républicains (I Repubblicani), ha ricevuto molte dichiarazioni di solidarietà e sostegno da politici di tutti i partiti francesi. Domenica sera sia la prima ministra Élisabeth Borne che il ministro dell’Interno Gérald Darmanin sono andati in visita a L’Hay-les-Roses per esprimere la propria vicinanza a Jeanbrun. La procura ha aperto un’indagine per tentato omicidio: per ora non ci sono stati arresti.
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