Il funerale di Nahel M.
Migliaia di persone hanno ricordato il 17enne ucciso dalla polizia francese a Nanterre: nel frattempo c'è stata una quinta notte di scontri
Sabato, alla moschea Ibn Badis di Nanterre, in Francia, è stato celebrato il funerale di Nahel M., il diciassettenne ucciso martedì scorso dalla polizia, la cui morte ha innescato enormi manifestazioni, scontri con la polizia e atti di vandalismo in diverse città.
Al funerale e al corteo successivo hanno partecipato migliaia di persone: tutte all’interno della moschea non ci stavano, e almeno duecento hanno pregato dall’esterno, in avenue Georges Clemenceau, in molti casi stendendo le stuoie a terra per pregare per strada. La moschea si trova a pochi isolati di distanza da dove martedì scorso Nahel M. è stato ucciso.
Al funerale c’erano amici e parenti: la madre di Nahel M., Mounia, che in questi giorni ha guidato molte delle proteste locali, si è presentata vestita di bianco ed è stata accolta da un forte applauso. C’erano moltissimi giovani, striscioni di protesta che dicevano «Justice pour Nahel», giustizia per Nahel, o «Allah Akbar», Dio è il più grande, espressione di uso comune nella religione musulmana.
Molte persone presenti avevano origini straniere, come Nahel M. (che aveva origini algerine), e hanno detto di essere andate al funerale perché ritengono che in Francia ci siano radicati problemi di razzismo che loro stesse hanno vissuto in prima persona. C’erano anche i genitori di Chris Kaba, il 24enne ucciso a Londra durante un controllo di polizia lo scorso settembre: sono venuti dal Regno Unito e hanno detto di sentirsi particolarmente vicini alla famiglia di Nahel.
Al funerale non c’erano poliziotti: il flusso delle persone è stato gestito da alcuni funzionari non armati del comune. C’erano anche pochissimi giornalisti: la famiglia di Nahel M. aveva esplicitamente chiesto di evitare «l’interferenza dei media» nella cerimonia. Per questo c’è stato anche qualche momento di tensione con i giornalisti che avevano provato a entrare nella moschea per riprendere il funerale.
Dopo la cerimonia la bara di Nahel M. è stata caricata su un carro funebre che, seguito da tantissimi motorini, oltre che da persone a piedi e da altre automobili, è andato al cimitero di Mont-Valérien, dove poi Nahel M. è stato sepolto. Alla tumulazione hanno partecipato solo gli uomini, come accade spesso nelle cerimonie funebri musulmane.
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Nella notte tra sabato e domenica in diverse città francesi sono proseguiti gli scontri con la polizia e gli atti di vandalismo: rispetto alle precedenti quattro notti l’intensità delle proteste era complessivamente più attenuata, ma sono comunque state arrestate 719 persone. Il presidente Emmanuel Macron ha comunque cancellato una visita ufficiale in Germania.
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