Bugie, fughe di notizie e depistaggi: il delitto di Colle San Marco
Il 19 aprile 2011 una donna scomparve mentre era in gita con il marito e la figlia: Stefano Nazzi ne parla nella nuova puntata di Indagini
Il 19 aprile 2011 una donna scomparve mentre era in gita con il marito e la figlia di 18 mesi sul colle San Marco, a 20 chilometri da Ascoli Piceno. Il suo corpo venne ritrovato due giorni dopo in un’altra località, Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. La donna si chiamava Melania Rea: era stata assassinata con 35 colpi di un piccolo coltello.
Le due nuove puntate di Indagini raccontano di fughe di notizie che rischiarono di compromettere l’inchiesta della procura di Ascoli e di una lunga serie di bugie inizialmente dette anche dalla famiglia della vittima. Di come scrivendo di Salvatore Parolisi, marito della donna uccisa, istruttore militare, i media emisero giudizi su una ragazza, allieva della caserma Clementi, che non aveva alcuna responsabilità penale. E di come gli stessi media raccontano i femminicidi. Di come i giudici si trovarono a rispondere a questa domanda: in una sentenza penale l’aggravante della crudeltà può coesistere con il cosiddetto “dolo d’impeto”, cioè un delitto non premeditato?
Le due puntate sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui) ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e Google Podcasts.
Ascolta “Colle San Marco (Ascoli Piceno), 19 aprile 2011 – Prima Parte” su Spreaker.
Ascolta “Colle San Marco (Ascoli Piceno), 19 aprile 2011 – Seconda Parte” su Spreaker.