La quarta notte di scontri in Francia
In diverse città e sempre per l'uccisione di Nahel M.: nella sola notte tra venerdì e sabato sono state arrestate 471 persone
Nella notte tra venerdì e sabato ci sono stati nuovi scontri tra manifestanti e polizia in diverse città della Francia, dove da martedì continuano grosse proteste, scontri ed episodi di vandalismo a seguito dell’uccisione del diciassettenne Nahel M. da parte della polizia. Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha detto che sono stati leggermente minori per intensità rispetto a quelli dei giorni precedenti, ma che nella sola notte tra venerdì e sabato sono state arrestate 471 persone. In previsione della quarta notte di proteste, il governo aveva dispiegato 45mila agenti di polizia in tutto il paese, 5mila in più del giorno precedente.
Gli scontri più gravi sono stati a Lione e a Marsiglia. A Lione si sono concentrati soprattutto in Place des Terreaux, vicino al municipio, una zona in cui la prefettura aveva vietato le manifestazioni e in cui si sono riuniti circa 1500 manifestanti, che hanno sparato alcuni colpi di mortaio a cui la polizia ha risposto con gas lacrimogeni. Gli scontri sono continuati nelle strade vicine, crescendo di intensità nel giro di un’ora ed estendendosi anche ai quartieri più periferici della città.
A Marsiglia i manifestanti hanno assaltato alcuni veicoli della polizia, dato fuoco ad alcuni motorini e poi saccheggiato un negozio di armi, secondo la questura portando via alcune armi da caccia prive di munizioni. Anche in questo caso la polizia ha risposto con i gas lacrimogeni, e alle 22:45 erano già state arrestate 63 persone. In serata Pride Marseille, l’organizzazione che gestisce il Pride, la manifestazione per i diritti della comunità LGBTQ+ prevista per sabato, ha fatto sapere che verrà rimandata «a data da definirsi».
Ci sono stati scontri anche a Montpellier, dove altre centinaia di manifestanti hanno protestato scontrandosi con la polizia, che ha risposto coi gas lacrimogeni, e dove alcune persone hanno saccheggiato una gioielleria. Anche a Strasburgo i manifestanti, in questo caso un centinaio, si sono riuniti in un’area dove non era consentito: hanno poi saccheggiato un Apple Store, alcuni negozi di abbigliamento, e vandalizzato l’ingresso dell’Opéra, teatro d’opera del centro.
Le violenze si sono estese anche a Tours, nel nord ovest della Francia. Nel frattempo, dopo alcuni scontri piuttosto violenti, a Aulnay-sous-Bois, a nord est di Parigi, il sindaco Bruno Beschizza ha imposto un coprifuoco dalle 21 alle 5 «per le prossime notti», senza dare ulteriori dettagli. Anche a Colmar e Mulhouse, nell’Alsazia meridionale, è stato imposto un coprifuoco, in questo caso per i minori non accompagnati. A Illkirch-Graffenstaden, nella periferia meridionale di Strasburgo, sono stati annullati tutti gli eventi pubblici previsti da qui a domenica. Alle 21 il ministro dell’Interno ha inoltre ordinato l’interruzione di bus e tram su tutto il territorio nazionale. Le proteste sono continuate anche in una serie di altre città tra cui Montreuil e Grenoble.
Venerdì sera, mentre si intensificavano gli scontri in Francia, la Transports publics genevois (TPG), l’azienda svizzera che gestisce i trasporti pubblici di Ginevra, ha fatto sapere che anche le linee transfrontaliere che collegano Svizzera e Francia sarebbero state gradualmente interrotte a partire dalle 19:30, sempre a causa delle proteste e degli scontri all’interno del paese.
Nel frattempo la polizia francese ha fatto sapere che durante le proteste della notte tra giovedì e venerdì un manifestante di circa 20 anni è morto dopo essere caduto dal tetto di un supermercato nella periferia di Rouen, nel nord della Francia. Non sono ancora stati diffusi dettagli sulle circostanze esatte della sua morte: la polizia ha detto che è caduto mentre alcuni manifestanti saccheggiavano il supermercato, ma la procura non ha confermato.
Nahel M., il ragazzo ucciso dalla polizia per cui si protesta, stava guidando un’auto sulla quale si trovavano altre due persone. Inizialmente la polizia aveva detto che il veicolo stava andando verso due agenti in motocicletta con l’intenzione di investirli.
Ma un video di 50 secondi circolato sui social e verificato da diversi giornali francesi ha mostrato che uno dei due poliziotti si era affacciato al finestrino dell’auto (una Mercedes AMG gialla) dal lato del conducente e aveva cominciato a discutere animatamente, puntandogli la pistola a pochi centimetri di distanza. Il poliziotto avrebbe poi sparato a Nahel M. all’altezza del cuore, appena il diciassettenne aveva provato a ripartire. L’auto poi si è schiantata contro un palo. Nahel M. è morto pochi minuti dopo. Il funerale verrà celebrato sabato.