Chi è Fabio Panetta, il prossimo governatore della Banca d’Italia
Iniziò a lavorare nella banca centrale italiana nel 1985, svolgendo molti ruoli importanti: prenderà il posto di Ignazio Visco a novembre
Martedì sera il Consiglio dei ministri ha deciso la nomina di Fabio Panetta come prossimo governatore della Banca d’Italia, la banca centrale italiana. La sua nomina dovrà essere ufficializzata con un decreto del presidente della Repubblica, che arriverà nelle prossime settimane. Pur essendo nominato su proposta del governo, il governatore della Banca d’Italia agisce in modo indipendente e autonomo dal potere politico. Può svolgere al massimo due mandati di sei anni ciascuno, e non può essere rimosso o formalmente influenzato nelle sue decisioni da parte del governo. Panetta prenderà il posto di Ignazio Visco, che è a capo della Banca d’Italia dal 2011: comincerà il suo incarico il primo novembre, quando scadrà il secondo mandato di Visco.
Panetta ha 63 anni e una lunga carriera all’interno della Banca d’Italia: è nato a Roma, è laureato in Economia e commercio all’università LUISS e iniziò a lavorare in Banca d’Italia nel 1985, quando il governatore era Carlo Azeglio Ciampi, che sarebbe poi diventato presidente della Repubblica.
Inizialmente lavorò alla direzione monetaria e finanziaria della banca e ne diventò il capo nel 1999, poi dal 2007 al 2011 fu capo del servizio studi di congiuntura e politica monetaria, e nel 2011 venne nominato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema (il sistema di banche centrali dell’eurozona responsabile dell’attuazione della politica monetaria unica).
Dal 2010 al 2012 fu direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia. Tra il maggio e il dicembre del 2019 fu infine direttore generale, la seconda carica più importante della banca dopo il governatore, dopo esserne stato vicedirettore nei sei anni precedenti. Nel gennaio del 2020 era stato nominato membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (BCE), incarico che ora dovrà lasciare e dove il governo spera di poter indicare un altro rappresentante italiano.
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