Alcune celebrità tengono molto a questa chiesa di Manhattan
Mark Ruffalo e Amy Schumer, tra gli altri, vorrebbero impedire che la congregazione che la gestisce la venda per farci appartamenti
A New York è in corso da tempo una disputa sul futuro di una vecchia chiesa: la congregazione religiosa che la gestisce sostiene di non avere i soldi per ristrutturarla e vorrebbe venderla a un’impresa edile che ne faccia appartamenti, ma all’idea si oppone con decisione un gruppo di residenti del quartiere. Curiosamente, però, non sono persone che frequentano la chiesa, ma soprattutto celebrità che abitano in zona e che rivendicano il valore culturale e storico dell’edificio.
La chiesa in questione si chiama West-Park Presbyterian Church e si trova nell’Upper West Side di Manhattan, sulla 86esima strada. Fu costruita negli anni Ottanta dell’800, in stile romanico e con materiali di un rossiccio diverso dalle tonalità tipiche dei grattacieli e dei palazzi newyorkesi. È anche un luogo che ha tutta una sua storia, perché tra gli anni Settanta e Ottanta fu un centro importante per gli attivisti contro la guerra e per i diritti della comunità LGBT+.
Oggi la chiesa è gestita da una piccola congregazione di una decina di persone, che sostiene di non avere i mezzi economici per ristrutturarla. Nel 2020 l’organo di governo della chiesa presbiteriana di New York creò la Commissione amministrativa di West Park, organo che sostiene la congregazione nella gestione della struttura e nella ricerca di potenziali acquirenti: il suo presidente, Roger Leaf, ha detto al New York Times che la chiesa è piuttosto malmessa e che per ristrutturarla ci vorrebbero circa 50 milioni di dollari per il rifacimento della facciata e delle aree interne e per l’adeguamento agli standard di sicurezza.
L’impresa edile che vuole acquistare la chiesa, la Alchemy Properties, ha fatto un’offerta di 33 milioni di dollari, che la congregazione che gestisce la chiesa vorrebbe accettare. Se l’accordo andasse a buon fine, al posto della chiesa verrebbero costruiti una serie di appartamenti di lusso, e la congregazione userebbe il ricavato per avviare una serie di progetti socialmente utili, ha detto Leaf.
Tra le celebrità che si oppongono a questo progetto ci sono gli attori Mark Ruffalo e Wendell Pierce, l’attrice Amy Schumer e il rapper Common: sono soprattutto milionari e milionarie che abitano lì vicino, in alcuni casi in appartamenti che danno proprio sulla chiesa, e che negli ultimi mesi hanno organizzato manifestazioni, avviato una raccolta fondi e fatto qualche donazione. Ruffalo ha donato mille dollari, e sostiene di usare la propria visibilità «per parlare delle persone maltrattate da un sistema che non dà loro voce».
Più in generale, Ruffalo e gli altri sostengono che la dismissione della chiesa simboleggerebbe la svendita delle istituzioni culturali al mercato: «Voglio preservare la storia della città. La vediamo divorata ogni giorno», ha detto sempre Ruffalo, secondo cui senza spazi come quello «non sarebbe mai diventato un attore».
Ruffalo si riferisce al fatto che all’interno della chiesa vengono organizzati anche eventi culturali di vario tipo: insieme a lui e alle altre celebrità protesta anche il Center at West Park, un’organizzazione non profit che organizza performance artistiche e altri eventi culturali in diverse parti della città. Secondo Ruffalo, «senza questi posti a New York non esiste il teatro», e secondo l’avvocato del Center at West Park, Michael Hiller, la vendita della chiesa la renderebbe «la prossima tessera del domino a cadere, a meno che non ci sia un qualche tipo di intervento».
Debby Hirshman, direttrice del Center at West Park, ha detto che alcuni donatori anonimi sono intenzionati a dare i fondi necessari a ristrutturare la chiesa, arrivando anche a coprire l’intera cifra di 50 milioni di dollari: al momento la congregazione che gestisce la chiesa ha detto però di non aver ricevuto nessuna indicazione al riguardo, e ha anzi accusato Ruffalo e le altre celebrità di aver trasformato un problema molto pratico in un «melodramma politico di alto profilo», oltre che di usare il proprio potere e la propria visibilità per mettere ancora più in difficoltà la congregazione.
«È buffo che i ricchi vicini di questa chiesa, che possiedono appartamenti multimilionari e che hanno finestre che si affacciano su questo spazio, sostengano di essere la parte debole in questa disputa», ha detto Leaf.
La visibilità di Ruffalo e degli altri ha effettivamente contribuito a rendere la questione della vendita della West-Park Presbyterian Church un caso: tra le altre cose, mentre era al Tribeca Film Festival, Ruffalo ha fermato il sindaco di New York Eric Adams proprio per parlargli di questo problema. A quell’incontro ne era seguito un altro, nella sede del municipio, tra il consiglio comunale, la vice sindaca di New York Maria Torres-Springer, che ha una delega alle politiche abitative e allo sviluppo economico, e i leader della congregazione della chiesa.
Questi incontri, così come le dichiarazioni e proteste delle celebrità coinvolte, sono tra l’altro solo gli ultimi sviluppi di una vicenda che va avanti da un po’. Già nel 2010 la congregazione si stava muovendo per vendere l’edificio, ma poco prima del raggiungimento di un accordo economico la chiesa era stata dichiarata un city landmark, un “punto di riferimento per la città”, formula che identifica edifici di interesse culturale e storico per cui sono previste limitazioni a loro eventuali modifiche, come accade in Italia con una dichiarazione di interesse culturale. Ruffalo ha detto al New York Times che a suo tempo «tirò un sospiro di sollievo» per la chiesa e il suo futuro.
L’ultimo sviluppo di questa vicenda è stato lo scorso giugno, quando la congregazione che gestisce la chiesa ha presentato una domanda alla Landmarks Preservation Commission, l’organo cittadino che gestisce gli edifici di interesse storico e culturale, per rimuovere la dicitura di city landmark dalla West-Park Presbyterian Church e permettere così la vendita alla Alchemy Properties. Da quando fu creata, nel 1961, la Landmarks Preservation Commission ha autorizzato operazioni del genere solo in 13 casi: non si sa quando deciderà sul caso della West-Park Presbyterian Church, ma Leaf e i membri della congregazione si sono detti ottimisti.