È stata confermata in appello la condanna dell’ex sindaca di Torino Chiara Appendino per gli incidenti di piazza San Carlo del 2017

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
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La Corte d’assise d’appello di Torino ha confermato la condanna di primo grado a 18 mesi di carcere – con sospensione condizionale della pena – per l’ex sindaca della città, Chiara Appendino, per gli incidenti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, mentre moltissime persone erano radunate per guardare su un maxischermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Insieme ad Appendino sono stati condannati alla stessa pena anche l’ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, e il dirigente dell’agenzia che si occupò della gestione dell’evento, Maurizio Montagnese. Le accuse per tutti loro sono disastro, omicidio e lesioni colposi. È stato invece assolto per non aver commesso il fatto l’ex questore Angelo Sanna, che in primo grado era stato condannato a 18 mesi di carcere.

Il processo, che si è svolto con rito abbreviato, riguarda le presunte lacune nelle misure di sicurezza adottate nell’organizzazione della manifestazione. Quella sera alcuni ragazzi appartenenti a una banda criminale usarono dello spray al peperoncino durante un tentativo di rapina, provocando il caos tra la folla di tifosi juventini riunita in piazza San Carlo, nel centro di Torino. Nella ressa che si creò in seguito, tra i tanti rimasero schiacciate due donne, riportando ferite gravi: Erika Pioletti, 38enne di Domodossola che morì pochi giorni dopo l’incidente, e Marisa Amato, che rimase tetraplegica e che è morta nel gennaio del 2019 a 65 anni.