Un tribunale serbo ha ordinato la liberazione di tre poliziotti kosovari, il cui arresto a metà giugno aveva provocato nuove tensioni tra Serbia e Kosovo
Lunedì un tribunale di Belgrado, in Serbia, ha ordinato la liberazione di tre poliziotti kosovari che erano stati arrestati a metà giugno dalla polizia serba, in un caso che aveva nuovamente intensificato le tensioni tra Serbia e Kosovo, legate a questioni etniche e territoriali molto radicate e che negli ultimi mesi hanno portato di fatto a una nuova crisi. I tre poliziotti erano stati accusati di essere entrati irregolarmente in territorio serbo, cosa che il Kosovo aveva negato, accusando invece la polizia serba di averli arrestati in territorio kosovaro. La polizia serba li aveva poi incriminati per possesso illegale di armi ed esplosivi: per la loro liberazione e l’attenuazione delle tensioni tra le due parti erano state fatte diverse pressioni sia dagli Stati Uniti che da paesi dell’Unione Europea.
Il tribunale di Belgrado che ha ordinato la liberazione dei tre poliziotti ha detto che sono liberi di tornare in Kosovo «in attesa di eventuali ulteriori procedimenti», senza aggiungere dettagli. Il capo negoziatore della Serbia con il Kosovo, Petar Petkovic, ha detto che il procedimento penale contro i tre poliziotti non si è ancora concluso. Il primo ministro kosovaro Albin Kurti nel frattempo ha definito la loro detenzione una «violazione dei diritti umani».
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